Medicina
Massimo Recalcati e il mondo magico della psicanalisi
La psicanalisi è soprattutto un viaggio interiore, un viaggio nell’anima che porta a disvelare, progressivamente, tutti i piani del grande palazzo dell’Essere
La parola, il logos generatore, è la fonte primaria delle relazioni umane. La parola come proietto della coscienza che si fa arte, amore, guerra, pianto e riso. In termini semplici la parola che si fa umanità. Recalcati nasce a Milano nel 1959 e si laurea in filosofia presso l’Università del capoluogo lombardo con una tesi suggestiva che unisce anche nel titolo due mondi, quello francese e quello tedesco: Désir d'être e Todestrieb. Ipotesi per un confronto tra Sartre e Freud.
Dunque è Freud, mediato da Sarte, la chiave di ingresso di Recalcati nel mondo magico della psicanalisi e da Freud a Lacan il passo è breve. Ma Recalcati non si ferma certo alla filosofia e cerca di applicare le nozioni acquisite nel campo della cura dell’anima e così si occupa inizialmente di disturbi del comportamento alimentare, cominciando anche l’insegnamento universitario e collaborando alle pagine culturali de Il Manifesto, la Stampa e Repubblica.
È stato anche direttore della collana di Jonas. Studi di psicoanalisi applicata per la Franco Angeli Editore. Ha condotto un programma in Rai 3, “Lessico famigliare” e successivamente “Lessico Amoroso”. Dal punto di vista clinico si è anche interessato di panico, depressioni, dipendenze e psicosi latenti che producono diversi saggi, tra cui: Clinica del vuoto: anoressie, psicosi e dipendenze (2002) e ne L'uomo senza inconscio. Nuove figure della clinica psicoanalitica (2010).