Resistenza agli antibiotici: la Simit sottolinea l’importanza del vaccino
Per combattere i batteri multiresistenti la Simit - Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – insiste sull’importanza del vaccino
Batteri multiresistenti: per superare la resistenza agli antibiotici bisogna vaccinarsi
La SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, l'Istituto Superiore della Sanità e il Ministero della Salute insieme per formare e informare il cittadino sull'importanza del vaccino.
L'appello lanciato al termine del 15° Congresso Internazionale SIMIT a Baveno sul Lago Maggiore con oltre 800 specialisti presenti, provenienti da tutta Italia e dall’estero. L'appuntamento organizzato da Gaetano Filice, Direttore dell'Unità di Malattie Infettive del Policlinico San Matteo, Pavia, e da Domenico Santoro, Direttore dell'Unità di Malattie Infettive dell'Azienda Ospedaliera S. Anna di Como.
Tra le prime urgenze, quella per fronteggiare l'insorgenza dei batteri multiresistenti, causata da molti fattori tra cui quelli più frequenti sono il non corretto uso degli antibiotici, cause genetiche, mancato lavaggio delle mani, potenziali colonizzazioni batteriche su alcuni cibi ad uso commestibile per pregressi trattamenti degli animali con antibiotici.
"Nell’Europa mediterranea deteniamo la maglia nera: è molto alto il tasso di resistenza ai farmaci, per alcuni batteri si arriva al di sopra 50%, soprattutto batteri gram-negativi", dichiara Giovanni Rezza dell'ISS. "Vi sono alcuni i antibiotici - spiega il Marco Tinelli, Segretario Nazionale SIMIT , che dal 50 al 70% dei casi non sono più attivi nei confronti di molti batteri, con gravi conseguenze per l'uomo".
"Negli ultimi mesi SIMIT e Ministero della Salute - spiega il Antonio Chirianni, Presidente SIMIT Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali - sono particolarmente impegnate in numerose collaborazioni e per la stesura di linee guida, soprattutto sul fronte vaccini, ma anche per sull'epatite e sull'antibiotico-resistenza. Prosegue ormai da anni, invece, la collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità, nata per approfondire i temi relativi all'Hiv e all'Epatite C, poi rafforzata col tempo. Un legame che si intensificherà per sostenere in special modo l'urgenza dei vaccini. La nostra, infatti, è una posizione chiara e ferma, perché i vaccini vanno utilizzati necessariamente, secondo le indicazioni. Non soltanto quelli obbligatori, ma anche opzionali. SIMIT si sta impegnando, inoltre, anche nello studio clinico di nuove molecole per far fronte alle infezioni più urgenti".