Sclerosi Multipla: così lo sport rallenta la progressione della malattia
Lo studio pubblicato sul Journal of Multiple Sclerosis individua nella pratica sportiva uno strumento per proteggere il cervello dal deterioramento
Lo sport rallenta gli effetti della sclerosi multipla? Verrebbe proprio da dire di sì, pensando ad alcune storie emblematiche come quella di Maria Luisa Garatti, l'avvocata di Brescia diventata maratoneta della quale affaritaliani.it/milano vi ha parlato la settimana scorsa.
Oltre alle constatazioni empiriche, anche la scienza sta andando in questa direzione.
Lo studio pubblicato sul Journal of Multiple Sclerosis per la prima volta parla degli effetti positivi dello sport su alcuni sintomi come la stanchezza.
Incoraggiare i pazienti affetti da sclerosi multipla a fare sport è utile anche per rallentare l'atrofia cerebrale, uno dei tipici segni della malattia.
Il professor Ulrik Dalgas, dal Dipartimento di Salute Pubblica dell’Università di Aarhus, ha affermato: “Negli ultimi 15 anni abbiamo saputo che l’esercizio fisico non pregiudica la qualità di vita delle persone affette da sclerosi multipla ma, al contrario, spesso ha un impatto positivo e migliora, ad esempio, la loro capacità di camminare, la loro forza muscolare e la loro capacità aerobica. Ma il fatto che protegga il cervello dal deterioramento è una conoscenza nuova e importante”.