Milano
A2A: presentato il Piano Industriale 2021-2030, per la prima volta decennale
Mazzoncini (A2A): "Un nuovo Piano che segna un punto di svolta per A2A, vogliamo essere un'azienda che contribuisce al miglioramento della vita sul pianeta"
A2A, presentato il nuovo Piano Industriale 2021-2030, per la prima volta con un orizzonte di 10 anni: transizione energetica ed economia circolare i focus principali.
Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo A2A ha esaminato e approvato il Piano Strategico 2021-2030, il primo Business Plan di A2A con un orizzonte di 10 anni. La sostenibilità guida la nuova strategia che focalizza il Piano su due macro-trend industriali, economia circolare e transizione energetica, a cui contribuiscono tutte le Aree di Business del Gruppo, Energia, Ambiente e Reti. A2A si impegna nel prossimo decennio a dare un concreto contributo alla realizzazione di 11 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 ONU.
“Un nuovo Piano che segna un punto di svolta per A2A. Coniugando coraggio e concretezza perseguiamo obiettivi di sostenibilità sfidanti e target economici di crescita molto importanti per il Gruppo, che si affaccia al mercato europeo.” – ha commentato Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A - “Per la prima volta A2A ha una strategia di lungo termine, con 16 miliardi di euro di investimenti dedicati allo sviluppo dell’economia circolare e alla transizione energetica. Queste sono le solide basi che ci consentiranno di realizzare infrastrutture strategiche, innovative ed essenziali per la crescita e il rilancio del Paese, di essere ambiziosi e guardare all’Europa. Il nostro nuovo modello è una visione del mondo condivisa, sostenibile e rispettosa del futuro, a cui vogliamo dare il nostro contributo quotidiano.”
Il titolo del Piano “Life is our Duty” fa riferimento al riposizionamento strategico e culturale di A2A da multi-utility a “Life Company”, definendo un nuovo territorio di marca in cui operare. Occupandosi di energia, acqua e ambiente, grazie all’uso circolare delle risorse naturali, A2A si prende cura delle condizioni necessarie alla vita e alla sua qualità.
A2A, Piano Industriale 2021-2030: Le parole di Renato Mazzoncini ad Affaritaliani.it
Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A, risponde ai microfoni di Affaritaliani.it, riguardo la presentazione del Piano Industriale 2021 -2030: “10 anni di piano sono necessari ad abilitare gli importanti investimenti infrastrutturali che abbiamo di fronte in una decade fondamentale per il paese, per l’Europa e per il pianeta. Se vogliamo arrivare nel 2050 a non superare i famosi 2 gradi di incremento della temperatura bisogna spingere in questo decennio sulle energie rinnovabili e sull’economia circolare; il nostro piano ci fa uscire dalla nostra zona di confort e ci costringe a confrontarci con le nuove tecnologie, le rinnovabili, con il ruolo del gas nella transizione energetica, con lo sviluppo delle batterie, la mobilità elettrica, l’idrogeno e tutte quelle che saranno le nuove componenti della transizione energetica dei prossimi 10 anni.
È un anno che è stato difficile per tutti meno per un’azienda come A2A che ha dimostrato una grande resilienza, stiamo chiudendo l’anno con 1,180 miliardi di euro, quindi evidentemente molto buona, ma quello che ha rallentato sono i progetti nonostante gli importanti investimenti del 2020. Nel 2021 ipotizziamo di raddoppiare gli investimenti, una spinta molto forte verso il futuro.
Il nostro è un posizionamento diverso di brand – conclude Mazzoncini, parlando del nuovo posizionamento di A2A come “life company” – passiamo dal mezzo al fine. I servizi che noi eroghiamo sono il mezzo per garantire alle nostre città e all’intero pianeta una vita migliore, e lo facciamo occupandoci di tre elementi chiave, che sono: l’ambiente, l’acqua e l’energia. Occupandoci di questi tre elementi ci occupiamo di fatti di migliorare la qualità della vita e quindi il posizionamento mira a dire “vogliamo essere un’azienda che contribuisce a migliorare la vita sul pianeta”. È ormai molto evidente ed è la battaglia del climate change che anche le Generazioni Z stanno facendo in questi anni, che è un tema di cui bisogna occuparsi, e noi ce ne occuperemo”.
A2A: Economia Circolare, 6 miliardi di investimenti 2021-2030
E’ un trend industriale in cui A2A è leader e che ne abbraccia l’intera attività, con particolare riferimento al ciclo idrico, al teleriscaldamento e soprattutto alla gestione dei rifiuti. Recupero di calore disperso, riduzione delle perdite idriche e chiusura del ciclo dei rifiuti sono i principali driver di sostenibilità.
Con 6 miliardi di euro a disposizione, A2A prevede azioni strategiche volte ad una crescita nel recupero di materia e di energia dai rifiuti, e alla riduzione degli sprechi (es. perdite idriche, calore di scarto). L’equilibrio tra riciclo e recupero energetico è il presupposto per ridurre il ricorso alla discarica fino ad arrivare al suo completo abbandono, un contributo decisivo per preservare i territori. Nel settore ambientale A2A può evolvere da leader italiano a player di rilevanza europea. Un’evoluzione sostenuta da operazioni di crescita esterna, presenza in segmenti di mercato in crescita -come i rifiuti organici- rafforzamento nel segmento dei rifiuti industriali come partner per l’industria, la GDO e il retail, e valorizzazione del know-how su temi specifici e significativi quali il trattamento dei fanghi e la depurazione delle acque. Il Piano prevede la realizzazione di nuovi impianti di recupero di materia per un totale di 2,2 milioni di tonnellate da raccolta differenziata trattate al 2030, la realizzazione di nuovi impianti per il recupero di energia per un totale di 5,4 milioni di tonnellate e l’incremento delle percentuali di raccolta differenziata nei territori serviti al 76%. Sono previsti inoltre ulteriori sviluppi nel riciclo della plastica e nel recupero della carta, settori in cui A2A potrà crescere ulteriormente fino a raggiungere una piena chiusura del ciclo dei rifiuti.
Nel ciclo idrico saranno aumentati gli investimenti anche con l’obiettivo di contribuire al superamento delle infrazioni UE. A2A punta a ridurre le perdite idriche lineari del 20% (mc/km/giorno) e sviluppare nuova capacità di depurazione (1,9 milioni di abitanti serviti al 2030).
Per il teleriscaldamento il focus sarà sullo sviluppo della rete, con un investimento di circa 1 miliardo di euro, e il recupero di fonti di calore da attività produttive altrimenti disperse in atmosfera. Il progetto principale, in caso di accesso ai fondi del Recovery Fund, è la connessione della Centrale di Cassano d’Adda alla rete del teleriscaldamento di Milano, che consentirà di risparmiare circa 200.000 tonnellate di CO2 all’anno collegando ulteriori 150.000 unità abitative equivalenti lombarde.
A2A: Transizione Energetica, 10 miliardi di investimenti 2021-2030
Gli sfidanti obiettivi legati alla decarbonizzazione e alla riduzione delle emissioni, così come l’evoluzione tecnologica e di mercato, impongono di accelerare la transizione energetica dalle fonti fossili a quelle rinnovabili. Il processo è ancora lungo – considerando gli obiettivi che prevedono il 55% di rinnovabili nel mix elettrico italiano al 2030 – e presenta due principali sfide: assicurare un elevato tasso di sviluppo annuo degli impianti (fotovoltaici ed eolici in particolare) e garantire la sicurezza, stabilità e flessibilità del sistema elettrico.
Il Gruppo vuole mantenere l’allineamento agli obiettivi di riduzione delle emissioni definiti dall’Accordo di Parigi e approvati dalla Science Based Targets initiative (SBTi) riducendo al 2030 il fattore emissivo di Gruppo del 47% rispetto al 2017, in coerenza con una traiettoria di contenimento del riscaldamento globale al di sotto di 2°C. Le iniziative prevedono la dismissione degli impianti a carbone entro il 2022, lo sviluppo di nuove FER (fonti rinnovabili) che contribuiranno al 58% della produzione di energia del Gruppo al 2030 e interventi per migliorare la resilienza e l’adeguatezza del sistema elettrico.
A2A contribuirà alla transizione energetica del Paese con investimenti per 10 miliardi di euro diretti a supporto della decarbonizzazione e dell’elettrificazione dei consumi.
Le due principali azioni strategiche nel segmento della generazione elettrica sono l’accelerazione nella crescita delle rinnovabili e il supporto alle esigenze di flessibilità del sistema elettrico. La capacità di generazione da fonti rinnovabili arriverà a 5,7 GW grazie a oltre 4 miliardi di euro di investimenti ed acquisizioni. Le due tecnologie su cui si concentreranno gli investimenti saranno solare ed eolica, anche grazie a un contributo da operazioni M&A nei primi anni di Piano per creare una piattaforma di sviluppo che consenta una crescita internazionale e diversificata. A2A attuerà il phase-out dal carbone nel 2022, in anticipo rispetto al target nazionale per il 2025. La transizione energetica sarà garantita, anche grazie al capacity market, dalla flessibilità dei cicli combinati a gas ad alta efficienza per cui sono previsti interventi di potenziamento degli impianti, dalla realizzazione di un nuovo impianto a ciclo combinato abilitato a blending con idrogeno e di un “gas peaker”. Completano il Piano progetti innovativi come le batterie per gli impianti solari, pompaggi e accumuli termici nel caso del teleriscaldamento. Il Gruppo contribuirà inoltre alla stabilità della rete del sistema elettrico italiano. 1,9 miliardi di euro di investimenti cumulati al 2030 sono previsti per le reti elettriche gestite da A2A. Una parte rilevante delle risorse sarà destinata alla realizzazione di nuove cabine elettriche, di cui 13 primarie e 1.000 secondarie e 2.000 km di nuove linee. Questi investimenti sono volti a favorire la resilienza, lo sviluppo delle smart grids e l’installazione di smart meters. Reti elettriche resilienti e digitali sono fondamentali per lo sviluppo delle smart cities, segmento in cui A2A prevede di investire oltre 300 milioni di euro diventando un player nazionale.
A2A ha intrapreso un percorso di espansione su scala nazionale che trasformerà l’azienda da operatore territoriale con 2,9 milioni di clienti (elettricità e gas), a player nazionale con 6 milioni di clienti entro il 2030. A2A promuoverà inoltre il consumo responsabile dei clienti finali, incrementando la vendita di energia verde al mercato, sviluppando l’offerta ai clienti di prodotti e servizi per l’efficienza energetica e la mobilità sostenibile. Le azioni orientate alla transizione energetica produrranno globalmente un beneficio in termini ambientali pari a oltre 26 milioni di tonnellate di CO2 evitate in arco Piano.
A2A intende promuovere la decarbonizzazione del settore automobilistico attraverso la mobilità elettrica ponendosi tre obiettivi da raggiungere entro il 2030: l’installazione di oltre 6.000 punti di ricarica per i veicoli elettrici; l’attivazione di 200 mila contratti per servizi di ricarica; la vendita di oltre 50 mila punti di ricarica domestica.
A2A Piano Industriale 2021-2030: Fattori strategici
Per raggiungere gli obiettivi sfidanti definiti dal Piano 2021-2030, A2A introduce un nuovo modello operativo che prevede semplificazione, una corporate più leggera, decentralizzazione, sviluppo delle competenze e digitalizzazione. La principale novità è la riduzione delle Business Unit da 5 a 3, che permetterà da una parte di focalizzare le aree di business verso un mercato domestico europeo, dall’altra, con la creazione della BU Energia, di affrontare al meglio le sfide poste dalla transizione energetica, caratterizzata da generazione distribuita e consumatori che partecipano attivamente ai mercati dell’energia. E’ previsto inoltre un nuovo Digital Plan che permetterà di “calare” il digitale in tutte le attività di A2A. In arco Piano anche l’assunzione di 6.000 nuove risorse.
A2A: Piano Industriale 2021-2030: obiettivi economici ed investimenti
Il Piano Strategico prevede un’importante crescita in termini di Ebitda, passando da circa 1,18 miliardi di euro del 2020 a oltre 2,5 miliardi di euro del 2030, con un CAGR 2020-2030 prossimo all’ 8%.
L’Ebitda della Business Unit Energia è atteso crescere da 0,45 miliardi di euro nel 2020 a 1,2 miliardi di euro nel 2030, a seguito del forte contributo della nuova capacità FER che viene sviluppata insieme alla base clienti. Sono inoltre previsti investimenti in flessibilità e l’avvio di almeno un nuovo impianto CCGT ad alta efficienza, già predisposto al blending con idrogeno, funzionale a garantire sicurezza e flessibilità alla rete nazionale nella importante fase di transizione alle rinnovabili.
La strategia prevista nella BU Ambiente è centrata sul rendere A2A un operatore leader in Italia e in Europa nell’economia circolare facendo leva su competenze già oggi esistenti e si svilupperà attraverso crescita organica e acquisizioni in impianti di trattamento (principalmente FORSU, Biomasse) e recupero energia (WtE) incrementando la redditività da circa 0,28 miliardi di euro nel 2020 a 0,7 miliardi di euro nel 2030.
Nella Business Unit Reti, infine, si prevede una crescita dell’Ebitda da 0,45 miliardi di euro del 2020 a 0,8 miliardi di euro del 2030. Gli importanti investimenti previsti saranno indirizzati soprattutto allo sviluppo delle Rete elettrica e idrica e al potenziamento del teleriscaldamento.