Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato A2A, risponde ai microfoni di Affaritaliani.it, riguardo la presentazione del Piano Industriale 2021 -2030: “10 anni di piano sono necessari ad abilitare gli importanti investimenti infrastrutturali che abbiamo di fronte in una decade fondamentale per il paese, per l’Europa e per il pianeta. Se vogliamo arrivare nel 2050 a non superare i famosi 2 gradi di incremento della temperatura bisogna spingere in questo decennio sulle energie rinnovabili e sull’economia circolare; il nostro piano ci fa uscire dalla nostra zona di confort e ci costringe a confrontarci con le nuove tecnologie, le rinnovabili, con il ruolo del gas nella transizione energetica, con lo sviluppo delle batterie, la mobilità elettrica, l’idrogeno e tutte quelle che saranno le nuove componenti della transizione energetica dei prossimi 10 anni. È un anno che è stato difficile per tutti meno per un’azienda come A2A che ha dimostrato una grande resilienza, stiamo chiudendo l’anno con 1,180 miliardi di euro, quindi evidentemente molto buona, ma quello che ha rallentato sono i progetti nonostante gli importanti investimenti del 2020. Nel 2021 ipotizziamo di raddoppiare gli investimenti, una spinta molto forte verso il futuro. Il nostro è un posizionamento diverso di brand – conclude Mazzoncini, parlando del nuovo posizionamento di A2A come “life company” – passiamo dal mezzo al fine. I servizi che noi eroghiamo sono il mezzo per garantire alle nostre città e all’intero pianeta una vita migliore, e lo facciamo occupandoci di tre elementi chiave, che sono: l’ambiente, l’acqua e l’energia. Occupandoci di questi tre elementi ci occupiamo di fatti di migliorare la qualità della vita e quindi il posizionamento mira a dire “vogliamo essere un’azienda che contribuisce a migliorare la vita sul pianeta”. È ormai molto evidente ed è la battaglia del climate change che anche le Generazioni Z stanno facendo in questi anni, che è un tema di cui bisogna occuparsi, e noi ce ne occuperemo”
Torna all'articolo