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Agenzia del farmaco, Milano beffata: al sorteggio vince Amsterdam
Ema a Milano

Agenzia del farmaco, che beffa per Milano: al sorteggio vince Amsterdam
 

Agenzia del Farmaco: Milano beffata, l'Ema va ad Amsterdam. Tra le due città c'è stata parità assoluta al ballottaggio del terzo turno. Ed allora la scelta da parte del Consiglio affari generali dell'Unione Europea è avvenuta tramite sorteggio. La fortuna ha arriso alla città olandese. Grande il rammarico espresso da Beppe Sala, Roberto Maroni e Paolo Gentiloni, specie per le modalità con cui è maturata la decisione. QUI tutte le reazioni.

Ema, così le votazioni al primo e al secondo turno

 

Milano va al ballottaggio finale con Amsterdam. Le due città erano state le più votate al primo turno assieme a Copenaghen. Nel secondo turno la capitale danese è uscita dai giochi. Milano ha ottenuto 12 punti, Amsterdam 9 e Copenhagen 5. Ci sarebbe stato un Paese astenuto, che potrebbe essere la Slovacchia, dopo l'eliminazione della grande favorita della vigilia Bratislava al primo turno. Nel secondo turno di votazioni presso  il Consiglio affari generali dell'Unione Europea, ognuno dei 27 Paesi ha potuto esprimere una sola preferenza e nessuna delle tre città ha ottenuto la maggioranza secca, pari a 14 voti.

A passare al secondo turno erano state Milano, Amsterdam e Copenaghen, risultando le tre città più votate al primo turno, dal quale  Milano era uscita prima con 25 punti. A seguire, a pari merito, Amsterdam e Copenaghen con 20 voti. Ogni Stato membro aveva a disposizione sei voti da distribuire su tre candidati: la grande sorpresa è stata l'eliminazione di Bratislava, favorita alla vigilia, in un primo turno caratterizzato da una grande dispersione dei 162 punti complessivamente sul piatto. Bratislava ha preso 15 punti, Barcellona 13, Stoccolma 12, Oporto 10, Varsavia e Bucarest 7, Helsinki e Bruxelles 5, Sofia, Bonn e Lille 3.

Sede dell'Agenzia Europea del Farmaco: un indotto da un miliardo e mezzo di euro

 

Nel caso di vittoria di Milano, Palazzo Pirelli sarebbe divenuta la nuova sede dell'Agenzia del Farmaco. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, ha atteso l'esito del voto nel suo ufficio a Palazzo Marino. Il presidente della Lombardia Roberto Maroni  commentera' l'esito dalla Regione, dove è stata allestita una sala apposita. Attorno all’Agenzia del farmaco, ruotano molti soldi: le stime parlano di un miliardo e mezzo di euro.  Nella giornata di oggi Dublino, Malta e Zagabria avevano ritirato la loro candidatura, alla vigilia Milano si era presentata  città favorita assieme a Bratislava, poi eliminata al primo turno.

Ema a Milano, le aspettative della vigilia

 

A poche ore dall'assegnazione, il governatore di Regione Lombardia Roberto Maroni aveva detto: "c'e' grande ottimismo e anche grande apprensione perche' e' una cosa che puo' davvero cambiare le sorti di Milano, della Lombardia e anche dell'Italia". Ospitare la sede dell'Ema significherebbe assegnare all'Italia "un ruolo di protagonista assoluta nell'Europa nell'ambito delle scienze della vita", ha aggiunto Maroni per il quale "accanto ad Ema ci sono gli investimenti per Human Technopole, per la Citta' della salute e della ricerca, e poi non dimentichiamoci che a Parma c'e' l'agenzia Europa del cibo" per cui "potremmo fare di Parma e Milano qualcosa di simile alla Food and drugs administration degli Usa". "Se guardiamo il merito dei dossier - ha concluso - Milano e' certamente in testa con la messa a disposizione da parte della regione del Pirellone, l'edificio perfetto per ospitare l'Ema: spero che a Bruxelles prevalgano le ragioni di merito che vuol dire l'interesse dei cittadini europei e non le ragioni della politica 'tanto a me, tanto a te e ci spartiamo le agenzie', perche' sarebbe un pessimo servizio dell'Europa nei confronti di se stessa e dei suoi cittadini".

Sull'assegnazione della sede dell'Ema (l'Agenzia Europa dei Medicinali) la "partita e' aperta, ce la giochiamo sul filo di Lana": lo aveva detto in mattinata il sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi. "Penso che Milano sia un'ottima candidatura, ce ne sono altre buone, vedremo", ha spiegato Gozi. Non è solo una questione di prestigio, si tratta anche di una grande opportunità economica, con porterà con se un grande indotto economico. I dipendenti dell'Ema che dovranno trasferirsi a Milano, con tutti i risvolti economici. Ma anche tutto il personale che gravita attorno all'Agenzia del Farmaco e che sarebbe "costretto" a passare per Milano, case farmaceutiche comprese, per un giro d'affari che è stato calcolato  in milioni di euro".

"Mi auguro che gli Stati europei facciamo una scelta di qualita' - ha detto ieri a Milano il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani - e che non ci siano baratti sotto banco, che venga prescelta la citta' che offre le migliori condizioni, nell'interesse dell'Agenzia. Certamente Milano ha le caratteristiche per essere prescelta".

 

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