Milano
Arresto per Boeri, vergogna italiana: qualcuno difenda Milano
Richiesta di arresto per Stefano Boeri e Cino Zucchi. Ovvero l’orgoglio dell’architettura italiana e di Milano. Tira un'aria bruttissima. Commento
Arresto per Boeri, vergogna italiana: qualcuno difenda Milano
Rispettiamo i giudici e i magistrati inquirenti (speriamo prestissimo nella riforma che separi finalmente le carriere), ma non si può non dire che a Milano ormai tira un’aria bruttissima. Vengono bloccati tutti i cantieri, e ora l’ultimo colpo incredibile: richiesta di arresto per Stefano Boeri e Cino Zucchi. Ovvero l’orgoglio dell’architettura italiana e di Milano, gente che ha reso celebre questa città nel mondo, due ai quali le loro opere sopravvivranno, a differenza di tanti altri cialtroni. Ecco, per loro è stato chiesto l’arresto. Incredibile.
Milano, una città che è ormai l'ombra di se stessa
La motivazione è che non avrebbero dichiarato un presunto conflitto d’interesse mentre erano a capo di una commissione che doveva giudicare su una gara. Qualcosa su cui la magistratura aveva acceso un faro e che giustamente va acclarato. Ma l’arresto? Le carte diranno il resto, e leggeremo la solita filippica dei pm con la versione di una parte sola, ovvero l’accusa. Premettiamolo subito: Boeri e Zucchi verranno dipinti come dei corrotti, e messi alla gogna. E gli atti gireranno peggio di prima, con tanti saluti alla riforma Cartabia e a tutte le altre, che dovrebbero impedirne la pubblicazione. Tutti pubblicheranno tutto. Lo scrivo prima che avvenga, il che sarà tra pochissime ore.
E così Stefano Boeri e Cino Zucchi avranno palate di letame sul loro curriculum di fenomeni dell’architettura che il resto del mondo ci invidia. Fossi in loro, non lavorerei più a Milano e molto poco in Italia. Purtroppo per loro amano Milano, ma chissà se l’amore basterà di fronte a questa barbarie che continua e si moltiplica, tagliando tutte le teste pensanti di questa città che ormai è l’ombra di se stessa e che dei fasti di un tempo ha solo la ricchezza che - come si sa - è caduca e finisce in fretta.