Milano

Autostrada della Valtrompia, ostacoli da Regione e Anas. Le Carte

Regione Lombardia si sfila: assist ad Anas che vede allontanarsi il rischio di danno erariale. Ma l’opera si allontana e il territorio è sul piede di guerra

Strada in salita per la realizzazione della autostrada della Valtrompia, di cui ci siamo occupati la settimana scorsa . Nonostante le rassicurazioni del ministro Delrio a Febbraio e i soldi privati (di Albertis) pronti a finanziare l’opera per 258 milioni di euro, l’autostrada della Valtrompia, opera ricompresa tra quelle strategiche a livello nazionale, ovvero il “raccordo Val Trompia – Tronco Ospitaletto – Sarezzo, Tratto Concesio – Sarezzo con lo svincolo Concesio”, è bloccata al palo. Il problema? Anas e Regione Lombardia non ottemperano ai dettami del giudice (LE CARTE). Anzi la Regione si è proprio sfilata. Il Direttore Generale dell’Assessorato Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, che vede Alessandro Sorte come assessore, ha comunicato pochi giorni al TAR della Lombardia, contrariamente a quanto deciso dai giudici nella sentenza 851/2017, di non poter individuare all’interno della sua Direzione alcun dirigente per svolgere l’incarico di commissario ad acta che doveva semplicemente calcolare l’adeguamento del prezzo dell’appalto. Per la cronaca ben due dirigenti dell’assessorato, Roberto Faccioni e Silvia Volpato hanno rinunciato precedentemente all’incarico. Gli amministratori locali del territorio bresciano si chiedono come sia possibile che la Regione Lombardia non trovi all’interno dei suoi numerosi dirigenti un professionista che a tavolino faccia quattro semplici calcoli. A qualcuno questo comportamento suona come un assist ad Anas che, preoccupata per il rischio di danno erariale per “l’evidente inadempienza” come sottolineato dalla magistratura, non vuole proprio contrattualizzate l’opera. “Possibile che nessuno si prenda a cuore la vicenda? – tuona un Sindaco della zona – Possibile che le sentenze di un giudice siano carta straccia?”.

Ora la palla passa alla politica. Sia il Governo che il Presidente Maroni avevano speso parole e promesse per un’opera fondamentale per il territorio. Sullo sfondo ci sono anche le prossime scadenze elettorali. Vedremo se questa volta qualcuno prenderà in mano la situazione che vede un intero territorio, sia a destra che a sinistra, sul piede di guerra e pronto ad azioni clamorose.







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