Barbato al contrattacco: due esposti e nuove accuse a Rozza
L'ex comandante della Polizia locale Antonio Barbato attacca in un memoriale Carmela Rozza per tutelare la propria dignità "calpestata dall'assessore"
L'ex comandante della Polizia locale di Milano Antonio Barbato va al contrattacco con un memoriale consegnato ieri ai capigruppo a Palazzo Marino nel quale risponde punto per punto a quanto sostenuto dall'assessore Carmela Rozza lo scorso 23 ottobre in merito ai passaggi che hanno portato Barbato, attualmente dirigente dell'Agenzia mobilità ambiente territorio del Comune di Milano, a dover lasciare la guida dei "ghisa" milanesi.L'obiettivo, ha spiegato lo stesso ex comandante, è quello di "tutelare la mia dignità umana e professionale calpestata dalle parole dell’assessore in aula". Ed è tornato a parlare dell'esistenza di una chat che sarebbe stata gestita da una collaboratrice dell'assessore Rozza che avrebbe dato disposizioni operative sulla base di segnalazioni "prima di averla fatte vagliare dal comandante", saltando le gerarchie e svilendone il ruolo. Nello specifico, come spiega il quotidiano Il Giorno, questo sarebbe successo anche per le riunioni in Prefettura sulle case popolari in occasione delle quali l’ufficiale nominato da Barbato, ovvero Maurizio Adamovit, sarebbe stato "esautorato dall’assessore al fine di utilizzare personale a lei gradito», nello specifico Gabriele Teruzzi. Barbato lamenta anche "l'epurazione" di dieci suoi collaboratori dall'ufficio comunicazione istituzionale. La battaglia dell'ex comandante e anche legale, con due esposti che saranno presentati nelle prossime settimane alle Procure di Brescia e Venezia da Piergiuseppe Bettenzoli, coordinatore del Comitato Verità e Giustizia per Antonio Barbato.
Il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino Gianluca Comazzi ha commentato: "I capigruppo hanno ricevuto dall’ex comandante dei vigili Barbato una documentazione che smentirebbe totalmente quanto dichiarato in consiglio comunale dall’assessore Rozza. Occorre andare a fondo a quest avicenda nel nome della trasparenza che Milano merita. Ci attendiamo che l’assessore chiarisca in maniera definitiva le affermazioni di Barbato e che lo quereli se, come dice, le considera soltanto delle bugie".