Milano

Bernardo: "Dimissioni? Non mollo. E denuncio chi ha diffuso l'audio"

Il candidato sindaco di Milano del centrodestra Luaca Bernardo: "Coalizione come una famiglia, il mio era un grido d'allarme, abbiamo trovato la sintesi"

Bernardo: "Dimissioni? Non mollo. E denuncio chi ha diffuso l'audio"

Giorni di grande tensione nel centrodestra milanese, dopo la diffusione di un audio del candidato sindaco Luca Bernardo contenente quello che è apparso una sorta di ultimatum ai partiti: la richiesta di un rapido e maggiore sostegno economico alla campagna elettorale da parte dei partiti che sostengono la sua candidatura, con la minaccia di ritirarsi dalla competizione.

La nota del centrodestra: "Massimo impegno a sostegno di Bernardo"

Nel fine settimana una nota congiunta dei partiti di centrodestra ha garantito il massimo sostegno a Bernardo:  La Lega Salvini Premier, Fratelli d’Italia, Forza Italia, la lista Luca Bernardo Sindaco, Maurizio Lupi Milano Popolare e il Partito Liberale Europeo, recita la nota, "confermano il massimo impegno a sostegno della candidatura di Luca Bernardo".  "La grande affluenza e il successo di tutti gli eventi organizzati in questi giorni a Milano per Luca Bernardo ci mostrano una grande voglia di cambiamento in città e soprattutto una concreta possibilità di ottenere un buonissimo risultato reale ben oltre i dati dei sondaggi", si legge nella nota del centrodestra. "Purtroppo siamo stati penalizzati da un ritardo nella possibilità di utilizzare gli spazi elettorali. Anche per questo nelle prossime due settimane metteremo in campo ogni sforzo per sensibilizzare i Milanesi al voto e per convincerli a cambiare guida della città".

Bernardo: "Mai avuto intenzione di mollare"

Nella serata di ieri lo stesso Bernardo ha potuto confermare il proseguimento dell'impegno: "Dimissioni? No, un motivo per cui non penso si possa mollare è perché devo rispondere ai cittadini che ho incontrato, quelli che non ho ancora incontrato che mi auguro sia il 47% degli indecisi". "Mi auguro che sia una campagna partecipata, che le persone capiscano che il vento può cambiare e che in bene. Qualcuno dice 'Milano è bella': Milano è una città che lavora, che è andata avanti indipendentemente da 10 anni di sinistra per il lavoro e la bellezza che hanno dato i cittadini", ha aggiunto.

Ha aggiunto: "Io sono un uomo del popolo: dal popolo arrivo e col popolo sto. Amo Milano, qui vivo con la mia famiglia, qui cresce mia figlia e non ho alcuna intenzione – non l'ho mai avuta in vita mia – di mollare", ha sottolineato precisando che con lui "Milano sarà la capitale della digitalizzazione, dell'inclusione, policentrica, dove ogni quartiere avrà la stessa dignità, dove abitare nelle case pubbliche sarà non solo un diritto ma garanzia della dignità della persona".

"Con la coalizione siamo in sintesi come una famiglia: i finanziamenti arriveranno"

"Quando avete problemi, da chi andate? Dalla famiglia. Ecco, immagino la coalizione dei partiti che mi sostiene come una famiglia: è la famiglia, siamo in sintesi come una famiglia". Bernardo ha voluto "rasserenare gli animi: era un grido di allarme non di aiuto". Dalla vicenda è emerso - spiega ancora - "soprattutto che la famiglia c'è e quando non si sta bene si chiede aiuto in famiglia, che sono i partiti".

"Con i partiti ci siamo trovati e abbiamo trovato la normale sintesi con la normale discussione interna che ci permette di andare avanti come una famiglia. Certamente sì, arriveranno i finanziamenti, in termini economici non so dirvi quanto, vedremo il conto nei prossimi giorni", ha specificato il medico "La cosa più bella - ha aggiunto - è che tanti cittadini di Milano mi dicevano 'siamo qui', 'come possiamo dare anche noi': più di così non si poteva avere". "Come per tutti i candidati, l'aiuto dei partiti era atteso: c'è stato un ritardo e non credo che sia non buonafede", ha aggiunto Bernardo che parla di "un momento nel quale ci siamo dovuti riconfrontare e riordinare le idee per ripartire nuovamente soprattutto in quelle che sono le ultime settimane di campagna elettorale". "All'inizio - spiega - la campagna è stata sostenuta da una persona che è presente (Guido Della Frera, ndr) e in parte dalla famiglia Bernardo e da me: adesso arriveranno finalmente i fondi dei partiti e soprattutto dei milanesi". Il candidato sindaco ha chiarito di non volere indietro i soldi già spesi: "Quello che ho speso è stato speso, punto. Abbiamo da preparare spot tv, cartelloni e altro: io credo però che questa debba essere una campagna dalle basse spese. Nella prima campagna Sala ha ricevuto fondi dal Partito democratico: è assolutamente normale".

Denuncia alle autorità per l'audio finito alla stampa

Bernardo ha annunciato ad ogni modo una denuncia "alle autorita' competenti" per l'audio finito alla stampa in cui minacciava di abbandonare la corsa alla poltrona di primo cittadino se i partiti che lo sostengono non avessero messo mano al portafoglio per sovvenzionare la campagna elettorale. "Un messaggio vocale in una chat privata, una comunicazione interna e' finito non si sa come ai giornalisti - ha spiegato - daro' mandato al mio legale di avviare una denuncia alla magistratura o alla polizia postale". Bernardo parla di 'colpi bassi della sinistra' ipotizzando che quacuno possa inserito nella chat e diffuso la notizia. Lo stesso Bernardo esclude pero' un suo disimpegno dalla corsa elettorale: "non potrei mai lasciare. Devo rispondere ai cittadini. Questa non e' la Milano che vogliamo".

L'audio ai partiti: "Se non arrivano 50mila euro a testa mi ritiro"

Questo il contenuto dell'audio riportato da Repubblica: "Vi prego cortesemente in qualità di responsabili" dei vostri partiti, "se entro questa settimana non arrivano dai partiti 50 mila euro a testa per andare avanti in questa campagna che costa molto di più, io lunedì mattina alle 10 convoco una conferenza stampa e dirò che mi ritiro" così non si può andare avanti"."Se non vedo una sintonia completa e totale sulla campagna elettorale che vedo solo di alcuni e non di altri, io mi ritiro e torno a fare il mio lavoro che tanto mi piace", prosegue Bernardo.

Il fuoco amico di Feltri: "Ha ragione, sono un medico neofita della politica"

In questi giorni Bernardo ha dovuto anche preoccuparsi del fuoco amico, ed in particolare delle bordate del giornalista Vittorio Feltri, capogruppo di Fratelli d'Italia: "Bernardo è un bravissimo medico, ma ho l'impressione che come politico non sia all'altezza", ha scritto dalle colonne del Giornale. Il diretto interessato ha risposto:  "Feltri? È un monumento del giornalismo, siamo amici dal 2007. Ritengo che abbia detto quello che ha detto in assoluta normalità e buona fede perché ha ragione: io sono un medico, sono un manager e sono un assoluto neofita della politica e ne sono molto fiero. E non perché demonizzo i partiti ma perché arrivo da un mondo dove mi posso permettere di parlare in maniera molto chiara e molto diretta con voi e con i cittadini milanesi".


IDN: la diretta dal Salone d'Onore


IDN: la diretta dalla Sala Agorà







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