Milano

Botteghe storiche, scontro Comune-Regione: preoccupata Confcommercio

Scontro senza precedenti tra Comune e Regione sui negozi storici, in ballo il futuro della Galleria e non solo. La preoccupazione di Confcommercio

Botteghe storiche, scontro Comune-Regione, preoccupata Confcommercio

IMPRESE-LAVORO.COM - Milano – Scontro senza precedenti tra Comune e Regione, in ballo il futuro della Galleria e non solo. Mentre il comune di Milano ricorre al Tar contro la legge regionale sulle botteghe storiche, dicendo, con l’assessore al Demanio Roberto Tasca, che “questo provvedimento rivela intendimenti politici medioevali. Siamo al sovranismo regionale”, la Regione, con l’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Mattinzoli si dichiara pronto al confronto col comune. In ballo, assieme al futuro delle botteghe storiche ci sono gli spazi di proprietà del comune, a partire dalla Galleria. Tutto questo crea profondo disagio tra i commercianti, che infatti, con Confcommercio “esprimono preoccupazione per il contrasto istituzionale emerso sul tema dei locali storici. Le imprese che hanno più di 40 anni di attività, e hanno saputo innovarsi e restare sul mercato per così lungo tempo, sono un valore non solo economico per tutta la nostra società. Un valore che deve essere condiviso anche a livello istituzionale. A Confcommercio Milano – precisa una nota della associazione - sono associate 5600 imprese con oltre 25 anni di attività. E sono 320 le imprese che hanno già aderito al nuovo Gruppo Imprese Storiche, associazione di Confcommercio Milano per la tutela e il sostegno di queste importanti attività che coniugano tradizione e innovazione. “I locali storici sono un valore per il nostro territorio e rappresentano un punto di forza dell’attrattività di Milano – afferma Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano - Non entriamo nel merito del contrasto istituzionale tra Comune e Regione, soprattutto perché si fa riferimento anche a monumenti di pregio storico della nostra città.  Ma siamo preoccupati per possibili situazioni di stallo nell’azione a favore di queste importanti realtà imprenditoriali. Auspichiamo che vengano velocemente risolte le divergenze tra istituzioni che non fanno bene né alle nostre imprese né alla nostra economia”.








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