Milano
"C'è la par condicio", Milano: il Comune rimuove i manifesti con Bertolè
Il caso segnalato dalla Lega e la protesta a Palazzo Marino: via il volto dell'assessore dai manifesti sul Forum del Welfare
"C'è la par condicio", Milano: il Comune rimuove i manifesti di Bertolè
Bagarre in consiglio comunale a Milano nella seduta di giovedì 21 aprile per i manifesti con cui la città è stata tappezzata per promuovere il Forum del Welfare. Il problema? Una comunicazione molto incentrata anche dal punto visivo sull'immagine dell'assessore Lamberto Bertolè.
La protesta della Lega in consiglio per i manifesti-spot di Bertolè
A porre per prima il tema il consigliere della Lega Silvia Sardone. E infatti giovedì è stato proprio il Carroccio a guidare la protesta delle opposizioni, con i consiglieri che si sono alzati mostrando i manifesti e in merito alla vicenda hanno depositato anche una mozione di censura per far rimuovere i cartelloni dalle strade della città. L'immagine dell’assessore sui manifesti, secondo l’opposizione, sarebbe “illegale ai sensi della legge sulla par condicio" e utilizzata come propaganda personale.
L'annuncio di Bertolè: "C'è la par condicio, manifesti sostituiti"
La novità è che i contestati manifesti sono effettivamente in corso di rimozione. Il Comune di Milano in vista dei referendum del 12 giugno e' entrato in regime di par condicio e quindi e' "tenuto a rispettare una comunicazione impersonale" per questo "la creativita' della campagna e' gia' stata modificata sul sito del Comune di Milano e nei prossimi giorni verranno progressivamente sostituiti anche i manifesti". Lo ha spiegato lo stesso Bertole', replicando alle polemiche. La par condicio scatta di solito 45 giorni prima del voto, quindi "gli uffici si erano organizzati per il 27 aprile", ha aggiunto.
L'assessore ha poi ribadito che "l'affissione dei manifesti di queste campagne non comporta costi in termini di canoni concessori in quanto gli spazi utilizzati sono appositamente riservati alle comunicazioni istituzionali oppure vengono messi a disposizione del Comune in forma gratuita, oppure sono di proprieta' comunale". Inoltre la campagna di comunicazione e' frutto "non di una scelta individuale ma di una strategia che interessa l'intera amministrazione". Il Forum del Welfare "non sara' una vetrina per l'amministrazione - ha concluso Bertole' - ma un momento di confronto per ascoltare e confrontarci su questi temi perche' mai come ora ce n'e' bisogno".
Manifesto Bertolè, le proteste della Lega: "Iniziativa illegale"
“Si tratta di una campagna personale con i soldi del Comune”, ha protestato in Aula Silvia Sardone, consigliera comunale della Lega, come riferisce Mia News. “Bisogna verificare sulla regolarità di quanto avvenuto".
"I manifesti a Led con il volto dell’assessore sono già stati rimossi: questo è il segno dell’illegalità della cosa”, ha dichiarato Alessandro Verri, capogruppo della Lega in Consiglio comunale. “L’assessore Bertolé ha violato la legge sulla par condicio e ne deve rispondere”. Così anche Deborah Giovanati, consigliera della Lega: “Io capisco che gli assessori si vogliano far conoscere ma non si può mettere la faccia solo per promuovere se stessi. Sarebbe stato opportuno nel momento che stiamo vivendo mettere la faccia su un cartellone che spiegava ai cittadini il buco di 200 milioni nel bilancio e il taglio al welfare. Bertolé si deve scusare con la città per la violazione della legge sulla par condicio”