Milano
Canoa, Bonfiglio: “Rossi? Si fa solo i fatti suoi”. Assessore nel mirino
Luciano Bonfiglio è lo sfidante dell'assessore regionale Antonio Rossi per la presidenza della Federazione Canoa: "Gli voglio bene, ma..."
di Fabio Massa
L’Idroscalo va a picco, affondato dall’incapacità politica (che ha ucciso la Provincia e non ha fatto nascere la Città Metropolitana) e dalla penuria di fondi: “Facessero come noi della parte sportiva, che andiamo alla grande”, suggerisce Luciano Bonfiglio, presidente della Federazione Canoa, che in un’intervista ad Affaritaliani.it risponde ad Antonio Rossi, l’ex campione di canoa, ora assessore regionale alle Sport (QUI la sua intervista ad Affaritaliani.it) e soprattutto suo sfidante per la carica di presidente di Federazione, che si deciderà il 22 ottobre a Ostia.
Luciano Bonfiglio, l’assessore Rossi dice che alla fine lei annuncia sempre che lui sarà il suo delfino ma non si fa mai da parte. E che per questo la sfida.
Beh, se sono da una vita in Federazione forse è perché me lo merito. Io sono un presidente che sta sempre a contatto con le società, e cerca di risolverne i problemi. Rossi ha detto che per quattro volte gli ho chiesto di lavorare con me. E’ vero che quando gli abbiamo chiesto di trovare sponsor per la federazione, e guadagnava pure 20mila euro l’anno, non ne ha trovato mezzo.
Schermaglie a parte, lei si ricandida.
Io mi ricandido perché ho ancora tanta voglia e passione. Ho fatto le Olimpiadi molto tempo fa: ero nella rappresentanza di Montreal. La canoa è stata ed è tutta la mia vita. Ma visto che vi chiamate Affaritaliani.it, allora sarà meglio dare qualche numero.
Prego.
Negli ultimi 4 anni siamo passati da 4,7 milioni a 5,5 milioni come valore della produzione. E’ sempre bello dire che bisogna fare questo e quello, ma noi abbiamo raddoppiato il valore della produzione in 8 anni. Questo vuol dire avere visione manageriale.
Torniamo a Rossi. Come Affaritaliani.it lo abbiamo interrogato sul doppio ruolo di assessore e aspirante presidente della Federazione.
Io a Rossi gli vorrò sempre bene, ha vinto tanto. Però devo dire che una volta terminato, si è fatto i fatti suoi.
Parliamo di un tema milanese: l’Idroscalo.
Tutto va in malora, ma la parte sportiva è un modello. E’ una vita che sto all’Idroscalo, e grazie a tutte le persone che lavorano con me abbiamo realizzato un modello bellissimo. Dico da sempre alla politica che quello è il modello da copiare: abbiamo vinto la gara d’appalto della Città Metropolitana e tutto gira come un orologio. Non solo facciamo tutto in piena autonomia, ma paghiamo anche i canoni. E avrei anche una idea…
Prego.
Che diventi un parco riconosciuto insieme al Forlanini, che si possa fare sistema.
L’ha proposto?
Sì. Ma di risposte non ne abbiamo avute. E poi vorrei anche dire a Rossi che quest’anno abbiamo fatto i campionati perché il sottoscritto ha ottenuto l’attenzione del sindaco Beppe Sala. C’erano le alghe e bisognava intervenire. Gli altri dov’erano?
Rossi dice che avete avuto dei brutti risultati alle Olimpiadi.
Mah, è la risultante di determinate azioni. Se prendiamo come eravamo usciti da Londra, dove la Idem era l’unico baluardo, alle Olimpiadi di Rio siamo andati con ben sei atleti. Di questi sei, quattro sono andati in finale nei primi sette posti. Con le passate gestioni non si erano curati di creare una base ampia. Noi stiamo costruendo partendo dalla base, e dai giovani.
@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it