Milano
Capodanno in Duomo a Milano, aperto un fascicolo per violenza sessuale di gruppo
Una studentessa di Liegi ha raccontato in una intervista di aver subito aggressioni e molestie sessuali
Capodanno in Duomo a Milano, aperto un fascicolo per violenza sessuale di gruppo
E' stato formalmente aperto questa mattina un fascicolo presso la Procura per violenza sessuale di gruppo, al momento a carico di ignoti, sulle presunte aggressioni e molestie sessuali che una studentessa di Liegi, come ha raccontato in una intervista su un quotidiano online del Belgio, avrebbe subito con cinque suoi amici la notte di Capodanno in piazza Duomo a Milano. Oltre alle analisi in corso delle telecamere della zona, gli investigatori dovranno individuare e sentire alcuni testimoni e raccogliere, attraverso i canali internazionali, l'eventuale denuncia della ragazza e i racconti degli amici, riferisce Ansa.
Il racconto della studentessa: "L'agente in lacrime mi disse che non poteva fare niente"
Questa sera a ''4 di sera'', nuovi dettagli sull'aggressione subita dalla studentessa: come riferisce Adnkronos andrà in onda un'anticipazione dell'intervista che Laura Barbier ha rilasciato al programma ''Dritto e Rovescio'', che sarà trasmessa giovedì 9 gennaio in prima serata su Retequattro. ''Entrando nella Galleria - racconta la ragazza - siamo stati accerchiati da una quarantina di uomini che avevano dai 20 ai 40 anni che ci hanno bloccato la strada e che non ci lasciavano passare. Ed è lì che sono iniziati i palpeggiamenti, sia al di fuori che dentro i nostri vestiti. Ho provato a reagire, ho tirato calci, ho urlato, ho insultato, anche con le mani ho provato a difendermi''. Poi aggiunge: ''All'uscita della Galleria abbiamo trovato la polizia, un uomo e una donna. Ho raccontato alla poliziotta cosa ci era successo - in inglese come ho potuto, perché non parlo italiano - e lei, con le lacrime agli occhi, ci ha detto 'non posso fare nulla, mi dispiace'''.
Capodanno in Piazza Duomo a Milano, il questore: "Soddisfatti del lavoro svolto"
"Non sta a me fare valutazioni di questo tipo. Mi limito a osservare che avevamo un grosso dispositivo di sicurezza con oltre 800 persone e che in piazza abbiamo gestito circa 25mila persone, di cui molti stranieri". Lo ha dichiarato il questore di Milano, Bruno Megale, rispondendo alle domande dei cronisti sulla possibilità che un concerto o un evento di Capodanno avrebbe potuto garantire maggiore sicurezza in piazza Duomo.
Megale ha espresso soddisfazione per le attività svolte: "Credo che, tutto sommato, siamo molto soddisfatti del tipo di attività che è stata fatta, sia preventiva che successiva". Le dichiarazioni sono state rilasciate durante la visita in Questura di una delegazione di Fratelli d’Italia, giunta per portare solidarietà alle forze dell’ordine.
Sul tema del concerto, il questore ha aggiunto: "Io non ho la prova contraria per dire che, con o senza concerto, la situazione sarebbe stata diversa. In piazza c'erano 25mila persone e noi abbiamo dovuto gestire una situazione di questo tipo. Credo lo abbiamo fatto nel migliore dei modi".
Rimpatriati i due tunisini protagonisti di disordini in piazza
Con un volo speciale odierno disposto dal Viminale per il rimpatrio di immigrati irregolari, sono stati allontanati anche i due stranieri che erano stati fermati la notte di Capodanno in piazza Duomo a Milano e successivamente trattenuti nel Cpr di via Corelli. Lo fa sapere il ministero dell'Interno. A quanto sia apprende, i due sono tunisini. Uno ha partecipato a disordini danneggiando statue ed offendendo le forze dell'ordine; aveva precedenti penali. L'altro era irregolare sul territorio nazionale.