Milano

Caso Ferragni, Lasorella (Agcom): basta Far West influencer

"Quando un influencer farà un video di natura commerciale, dovrà collocare la parola 'pubblicità', in grande e in maiuscolo, sul video stesso"

Caso Ferragni, Lasorella (Agcom): basta con Far West degli influencer

"Lavoriamo su queste Linee guida da oltre un anno" e quindi non sono 'norme anti-Ferragni': "Assolutamente no. Non personalizziamo. Studiamo la questione da prima che questo caso di cronaca avesse luogo. E le linee guida definiscono ora i comportamenti corretti di tutti gli influencer professionali". Lo spiega a Repubblica il presidente di Agcom Giacomo Lasorella. Sul fatto che sia finito il Far West osserva: "In un certo senso sì, perché abbiamo scelto un percorso lineare ed efficace, nel quale crediamo. Il settore dei media audiovisivi è regolato in modo molto puntuale. Norme chiare tutelano i minori, le donne, la persona in genere. Norme precise fermano le parole di odio e le discriminazioni. In questo quadro, quando una televisione trasmette della pubblicità, deve rispettare prescrizioni severe", per esempio "sono rigorosamente vietate forme di pubblicità occulta o subliminale".

Caso Ferragni, Lasorella (Agcom): basta Far West deginfluencer

Tutte queste regole, spiega Lasorella, saranno estese agli influencer: "Quando un influencer farà un video di natura commerciale, dovrà collocare la parola 'pubblicità', in grande e in maiuscolo, sul video stesso". "In questa fase di prima applicazione - prosegue - le linee guida valgono per influencer dal grande seguito, che abbiamo almeno un milione di follower. Una soglia troppo alta? Abbiamo bisogno di monitorare costantemente gli influencer. E' impensabile che l'Autorità pedini decine di migliaia di persone. Il tetto del milione" comunque "è una soglia sperimentale. Siamo pronti a cambiarla in qualsiasi momento. Infine mi aspetto che un influencer, anche se più piccolo, abbia il buon senso di seguire la strada virtuosa che noi indicheremo".







A2A
ZX