Milano
Caso Lombardia Film Commission, fermato il liquidatore Luca Sostegni
L'uomo stava per scappare in Brasile. Deve rispondere delle accuse di peculato ed estorsione
Caso Lombardia Film Commission, fermato il liquidatore Luca Sostegni
E' stato fermato prima che scappasse in Brasile, Luca Sostegni per le accuse di peculato ed estorsione. L'indagine si inserisce nell'inchiesta su una dubbia vendita di un capannone industriale a Cormano, intervenuta tra l'"Immobiliare Andromeda" e la fondazione "Lombardia Film Commission". Sostegni e' il liquidatore della societa' Paloschi Srl che avrebbe venduto il capannone all'immobiliare che a sua volta tento' di vendere la struttura alla fondazione di proprieta' della Regione. Il fermo e' stato operato dai militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano, su coordinamento della procura della Repubblica.
In base alla ricostruzione degli investigatori - l'inchiesta e' del pm Stefano Civardi con l'Aggiunto Eugenio Fusco - Sostegni era il prestanome del commercialista Michele Scillieri, presso il cui studio in via delle Stelline aveva sede la Lega per Salvini Premier. Oltre ad essere un suo uomo di fiducia, il liquidatore aveva architettato insieme al commercialista l'operazione relativa al capannnone di via Bergamo 7 a Cormano, configurando cosi' il reato di peculato. Per prima cosa - sostengono gli inquirenti - avrebbe sottratto il bene al fisco e dunque si sarebbe macchiato di sottrazione fraudolenta delle imposte, poiche' non avrebbe inserito il valore dell' immobile, inizialmente di 400mila euro, nel complesso di beni che la societa' in liquidazione doveva registrare. La Paloschi Srl, iniziale intestataria del bene, infatti, avrebbe dovuto dichiararlo per restituirne il valore alle casse dello Stato, perche' gravata da molti debiti tributari. In seconda battuta il capannone sarebbe passato all'immobiliare Andromeda, che lo avrebbe venduto per 800 mila euro alla Lombardia Film Commission, la quale aveva ricevuto dalla Regione un milione di euro per l'acquisto. In conclusione i soldi pubblici sarebbero stati usati per coprire l'operazione. Nell'ultima fase, inoltre, Sostegni avrebbe tentato di ricevere un'ulteriore somma per il "lavoro svolto", configurando cosi' il reato di tentata estorsione. E infine, sentendosi accerchiato, anche dopo un'inchiesta del settimanale L'Espresso uscita il 31 maggio, avrebbe tentato di scappare in Brasile. L'uomo e' pero' stato fermato stamani dai militari della Gdf. Il commercialista Scillieri, insieme agli altri due colleghi Manzoni e Di Rubba, farebbe parte del pool dei professionisti di fiducia della Lega. Di Rubba, in particolare, aveva anche il ruolo di revisore dei conti del gruppo parlamentare alla Camera e amministratore unico della Pontida Fin, la storica cassaforte immobiliare del Carroccio.
Nell'indagine che coinvolge i commercialisti di fiducia della Lega per i fondi occulti al partito, il nome centrale e' pero' proprio quello di Michele Scillieri, tecnico chiamato per un periodo a svolgere il ruolo di sindaco della Lombardia Film Commission. Scillieri - secondo la ricostruzione investigava - era consulente della societa' pubblica regionale che si occupa di promuovere il territorio per le attivita' cinematografiche, proprio quando Andrea Di Rubba (nominato dall'allora governatore Roberto Maroni, ne era presidente) ne era il presidente. A sua volta Di Rubba e' anche uno dei commercialisti di fiducia legati al tesoriere della Lega, Giulio Centemero. Scillieri, Di Rubba e Manzoni sono indagati in questo filone per peculato. Nell'affare del capannone pero' Scillieri compare anche dall'altro lato, ovvero come liquidatore della Immobiliare Andromeda, che avrebbe comprato in prima battuta per una cifra "gonfiata" l'immobile di Cormano. del valore reale di 400 mila. L'acquisto avvenne dalla euro dalla societa' liquidata da Sostegni - oggi fermato - la Paloschi Srl. Quindi il capannone fu venduto per la cifra doppia alla Lombardia Film Commission. Insomma, quando Andromeda concluse l'affare, Scillieri era sindaco della fondazione che erogo' gli 800 mila euro pubblici, e di li' a poco sarebbe diventato liquidatore della societa' privata che beneficio' di quegli 800 mila euro. Il fermo di Sostegni, uomo di fiducia di Scillieri, per concorso in peculato e' stato operato dalla guardia di finanza per pericolo di fuga.
Fondi Lega: Film Commission, indagati commercialisti partito
Sono indagati anche i tre commercialisti della Lega, Andrea Manzoni, Michele Scillieri e Alberto di Rubba, nell'indagine per peculato relativa ad un'operazione immobiliare legata alla Lombardia Film Commission, per cui stamattina e' stato fermato per pericolo di fuga l'uomo piu' vicino a Scillieri, Luca Sostegni. I tre sono i tecnici di fiducia legati al tesoriere della Lega, Giulio Centemero. Nell'indagine il nome centrale darebbe pero' proprio quello di Scillieri, chiamato per un periodo a svolgere il ruolo di sindaco della Lombardia Film Commission: secondo la ricostruzione investigava, era consulente della societa' pubblica regionale che si occupa di promuovere il territorio per le attivita' cinematografiche, proprio quando Alberto Di Rubba (nominato dall'allora governatore Roberto Maroni) ne era il presidente. Nell'affare del capannone pero' Scillieri compare anche dall'altro lato, ovvero come liquidatore della Immobiliare Andromeda, che avrebbe comprato in prima battuta per una cifra "gonfiata" l'immobile di Cormano del valore reale di 400mila. L'acquisto avvenne dalla euro dalla societa' liquidata da Sostegni la Paloschi Srl. Quindi il capannone fu rivenduto per la cifra doppia alla Lombardia Film Commission. Insomma, quando Andromeda concluse l'affare, Scillieri era allo sindaco della fondazione che erogo' gli 800 mila euro pubblici, e di li' a poco sarebbe diventato liquidatore della societa' privata che beneficio' di quegli 800 mila euro. Il fermo di Sostegni per aver concorso al peculato e' stato operato dalla guardia di finanza per pericolo di fuga.
Fondi Lega: caso Film Commission; indagini su altre operazioni
Sono in corso indagini anche su altre operazioni sospette architettate dai tre commercialisti della Lega, Alberto Di Rubba, Andrea Manzoni e Michele Scillieri da parte della procura di Milano e del nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf. Secondo quanto si apprende, il caso del capannone acquistato ad un prezzo gonfiato dalla Lombardia Film Commission in un'operazione compiuta tra 2016 e 2018 potrebbe non essere l'unico. I tre risultano indagati per peculato insieme a Luca Sostegni, fermato questa mattina prima che scappasse in Brasile. E sono le stesse figure che compaiono nell'inchiesta di Genova sui 49 milioni di rimborsi elettorali per cui la Lega e' stata condannata a risarcire per 80 anni. I militari delle fiamme gialle questa mattina hanno preso Sostegni nel quartiere milanese di Affori, mentre aveva gia' un biglietto pronto per San Paolo, da un aeroporto della Germania. Stava per raggiungere lo scalo tedesco dalla fermata del bus di Lampugnano e aveva gia' prelevato una grossa somma necessaria al suo sostentamento in Sudamerica.
In base ai dati raccolti dagli investigatori, Sostegni avrebbe chiesto a Scillieri e ai suoi colleghi una "quota" tra i 20 e i 50 mila euro in diverse tranche per non rivelare l'operazione del capannone. Uno schema di evasione fiscale che comprendeva diversi step: la societa' Paloschi Srl proprietaria dello stabile di Cormano,ma in fallimento per debiti col fisco, che avrebbe occultato la proprieta' e il suo valore da 400mila euro. Una cessione alla Immobiliare Andromeda e una successiva rivendita alla Lombardia Film commission per un valore doppio. Le somme sarebbero state pagate in diverse tranche attraverso terze societa' coinvolte nel giro d'affari. Nel frattempo il commercialista Scillieri sarebbe passato dal ruolo di sindaco nella Lombardia Film Commission presieduta da Di Rubba a quello di liquidatore della Andromeda. I tre commercialisti sono indagati dai pm Stefano Civardi ed Eugenio Fusco