Milano
Chi è Igor Iezzi, salviniano di ferro con una passione per le polemiche. FOTO
Il leghista Igor Iezzi non si pente dell'aggressione a Donno e ironizza: "Non era neanche in area". Di Salis ammanettata disse: "Se l'è cercata". Il ritratto
Chi è Igor Iezzi, salviniano di ferro con una passione per le polemiche
"E pensare che il parlamentare grillino non era neanche in area". Nel day after dell'incredibile rissa che lo ha visto protagonista in Parlamento, il leghista Igor Iezzi non pare particolarmente pentito ed anzi ironizza su X, condividendo un video Youtube del parapiglia in aula in cui si enfatizza il modo in cui il deputato M5S Donno stramazza al suolo a scoppio ritardato dopo l'aggressione da parte dell'esponente del Carroccio. Che a caldo si è giustificato così: "Ho provato a dare cazzotti, ma non l'ho colpito".
“Questa piazza racconta la differenza tra la nostra gioia e la rabbia e l'odio dei nostri avversari. Promettetemi che il nostro motore sarà sempre l'amore e non l'odio”
— Paolo De Francesco (@Paolodefrancesc) June 12, 2024
Giorgia Meloni, 1 giugno 2024#donno #iezzi #camera #giorgiameloni pic.twitter.com/4Nqa9hdfNr
Il percorso all'interno della Lega di Igor Iezzi
Ma chi è Igor Iezzi? Milanese classe 1975, la sua ascesa all'interno della Lega è iniziata orma più di dieci anni fa: nel 2012 entra in consiglio comunale e diviene segretario provinciale di partito, carica ricoperta per tre anni. Quindi nel 2018 le elezioni alla Camera dei deputati. Salviniano ortodosso, è proposto dal leader come commissario federale e due anni fa viene rieletto alla Camera. E' il capogruppo della Lega nella Commissione Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni.
E pensare che il parlamentare grillino non era neanche in areahttps://t.co/PUnJIhBDgu
— Igor Iezzi (@igoriezzi) June 12, 2024
Igor Iezzi con Bobo Maroni
Quando Iezzi si presentò a Palazzo Marino in burqa
L'exploit di ieri non ha precedenti, ma già in passato Iezzi aveva dimostrato una certa disinvoltura sui luoghi istituzionali. Dieci anni fa si presentò a Palazzo Marino coperto da un velo come burqa per protestare contro la creazione di un nuovo centro islamico. E non si è certo mai tirato indietro sul piano dialettico: è su X in particolare che ama commentare causticamente le iniziative e le esternazioni degli avversari politici. Toninelli, Bonelli, Soumahoro, Salis alcuni degli obiettivi delle sue polemiche social.
Igor Iezzi
Iezzi con Vannacci: "Salvini lungimirante"
Iezzi pare pienamente in linea anche con i nuovi orizzonti che Salvini sta cercando di definire per il partito. Ha infatti lavorato pancia a terra per l'elezione di Roberto Vannacci all'europarlamento: "La scelta di Matteo Salvini sulla candidatura di Roberto Vannacci è stata assolutamente lungimirante e giusta, da vero leader. Notare che Vannacci ha fatto il pieno ovunque al Nord, anche in comuni come per esempio Travagliato, silenziando geni e cassandre", ha ad esempio dichiarato commentando l'esito del voto.
Iezzi e Salis ammanettata: "Può capitare..."
Sostenitore a più riprese della castrazione chimica per violentatori e pedofili (altro tratto in comune con il leader Salvini), l'ultima polemica, come raccontato da Affaritaliani.it Milano, l'aveva provocata con le sue esternazioni su Ilaria Salis, quando a fine gennaio erano state diffuse le sue immagini ammanettata a Budapest: "In Italia siamo abituati alle carezze per Carola Rackete che sperona una motovedetta della Finanza. Ecco, all'estero, invece, puo' capitare ci sia una impostazione diversa", era stato il suo commento, che aveva provocato indignate reazioni.
Tra maestrine di manganello e un generale italiano che è stato anche comandante della Brigata Folgore, non ho dubbi: scelgo Roberto Vannacci!#oggivotoLega pic.twitter.com/LhhGb4zQXT
— Igor Iezzi (@igoriezzi) June 9, 2024
Iezzi, la vicinanza a Lealtà Azione e la lotta contro chi disegna piante di cannabis
Considerato vicino al gruppo di destra radicale Lealtà Azione, tra i suoi disegni disegni di legge in parlamento si ricorda quello che prevede il carcere per chi usa i disegni della pianta di cannabis e per chi protesta in modo "minaccioso" contro le grandi opere.