Milano

Covid, i Nas acquisiscono un migliaio di tamponi fatti al Monza Calcio

Un migliaio di tamponi fatti ai giocatori del Monza Calcio sono stati acquisiti e sequestrati dai carabinieri dei Nas ieri mattina. Saranno di nuovo analizzati

Covid, i Nas acquisiscono un migliaio di tamponi fatti al Monza Calcio

Un migliaio di tamponi fatti ai giocatori del Monza Calcio sono stati acquisiti e sequestrati dai carabinieri dei Nas ieri mattina. L'intervento dei militari si e' svolto nei laboratori della Clinica San Giorgio, con sedi a Lodi e Pavia, che processava e custodiva i test molecolari, effettuati da altri medici sul personale della squadra. Si tratta di nuovo elemento dell'inchiesta condotta dalla Dda di Milano - pm Alessandra Cerreti e Silvia Bonardi - che il 23 novembre scorso e' iniziata con acquisizioni di documenti in due cliniche e una perquisizione a carico del medico Cristiano Fusi, in passato gia' medico della Nazionale italiana magistrati e consulente del Milan. Lo specialista in medicina dello sport risulta indagato per esercizio abusivo della professione medica. Dai primi rilievi sui tamponi, alcuni erano risultati positivi e altri negativi, ma i test saranno nuovamente analizzati da un consulente che verra' a breve nominato dalla Procura. Sara' poi acceso un faro anche sulla 'All Service Srl', societa' che - stando alle indagini - forniva i tamponi al medico e alla squadra.

A svolgere le prime indagini erano stati i militari del gruppo investigativo specializzato in criminalita' organizzata della guardia di finanza milanese (Gico), che si era recato agli Istituti Zucchi di Monza e alla Madonnina a Milano, dove Fusi effettuava le visite. Oggetto di perquisizioni, invece, lo studio privato del fisiatra, luogo dove svolgeva attivita' da libero professionale. L'indagine punta a verificare chi materialmente eseguiva i tamponi alla squadra, per capire se ne avesse i titoli e quindi a capire se lo svolgimento dello screening fosse regolare. E' anche da chiarire quale fosse il legame di Fusi col team calcistico, il cui patron e' Silvio Berlusconi, e se la sua posizione fosse quella di un consulente esterno, o se non ci fosse, in realta', alcun collegamento formale. Il fatto che l'indagine sia in mano alla Direzione distrettuale antimafia lascia pensare che si inquadri nell'insieme di attivita' investigative che intendono osservare le eventuali infiltrazioni della criminalita' organizzata nella gestione dell'emergenza Covid, anche a livello sanitario.








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