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Dario Fo, 90 anni e un 'mistero buffo': il suo archivio-museo a Verona- Foto -
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“Bisogna trovare una soluzione”, prosegue il maestro Fo. “Noi che eravamo degli stravazzati. Eravamo una compagnia anomala, o eravamo amati o venivamo censurati. Eppure, la nostra anomalia è in cima a tutte le classifiche. Il peggio è diventato il meglio. Non ho vissuto una vita sola. Ne ho vissute tre”, spiega con orgoglio. E come biasimarlo quando, a fine di quasi due ore di commento, domande, richieste di scegliere tra una delle sue amati arti – l’architettura, il disegno, la pittura, la scrittura, la recitazione -, alla mia richiesta di un autografo e di un’intervista mi guarda con i suoi intensi occhi blu e, con garbo e gentilezza, mi dice “Mi scusi, ma sono stanco”, dandomi appuntamento ad una prossima volta.
Ci conto su quella prossima volta, perché il Mistero Buffo non è che Dario Fo sia un novantenne straordinario, un patrimonio di Milano e dell’umanità, ma perché per i suoi 90 anni non abbiano creato un Archivio a Milano anziché a Verona. Avrebbero fatto un regalo a Lui e a noi amanti del Senso di Milano. Nelle prime ore della mattinata, a Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, i Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale di Milano hanno arrestato due ricercati, dando esecuzione ad un mandato di cattura internazionale, emesso dalle autorita' elvetiche per evasione e favoreggiamento dell'evasione. Si tratta di un cittadino siriano 27enne, evaso dal carcere di Limmattal, nei pressi di Zurigo, dove era detenuto per una pluralita' di reati a sfondo sessuale e di violenze contro la persona, e di una poliziotta penitenziaria svizzera 32enne, che ne aveva favorito l'evasione la notte tra l'8 e il 9 febbraio scorso. Ulteriori dettagli saranno divulgati nell'ambito della conferenza stampa prevista per le 11,30 odierne, presso la Sala Stampa del Comando Provinciale Carabinieri di Milano, in via della Moscova.
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