Milano
Divieto di velo, Scurati (Lega): "Franchi tiratori? Normale ci sia dibattito"
Il consigliere regionale Silvia Scurati e il voto sulla mozione per il divieto del velo: "Importante aver risvegliato le coscienze. Franchi tiratori non nella Lega. Il centrodestra è fatto di tre partiti differenti". L'intervista

Divieto di velo, Scurati (Lega): "Franchi tiratori? Normale ci sia dibattito"
"La mozione, nel complesso, era votabile da tutto il centrodestra. Ma sono serena, l'importante era parlarne e risvegliare le coscienze" dice la consigliera regionale della Lega Silvia Scurati dopo la discussione in Aula di un documento sul velo, con Forza Italia che in parte si è smarcata e con la bocciatura di un punto introdotto da Fratelli d'Italia. "C'è stato qualche franco tiratore ma escludo che sia tra i nostri. Nella Lega non c'è nessuna frattura interna" assicura Scurati parlando anche delle posizioni diverse nel centrodestra: "Siamo tre partiti differenti, è normale ci possa essere dibattito e a volte anche scontro".
Scurati, quale era l'obiettivo della mozione?
Come Lega abbiamo presentato un documento che aveva un duplice scopo: da un lato c'era una parte legata alla sicurezza e alla circolazione delle persone con il volto coperto. Siamo fermi a una norma degli anni '70 che concede attenuanti per motivi religiosi. Noi chiedevamo di aggiornarla. Dall'altro ci premeva mettere l'accento sulle condizioni della donna in un'ottica di integrazione, con l'invito al governo di valutare l'estensione del divieto di usare il velo anche nelle scuole per le studentesse minorenni. Poi siamo andati in Aula…
E cosa è successo?
Il Pd fa il proprio lavoro. I punti del deliberato erano 4. Gli amici di Forza Italia hanno chiesto una riformulazione, così come FdI. A me andavano bene entrambe le modifiche, che non cambiavano nulla nel senso del testo. Mi dispiace che il centrodestra sia andato sotto sul punto di FdI però io sono serena: al governo il Consiglio chiede ufficialmente di inasprire ed estendere le normative sul velo nei luoghi pubblici. E anche le scuole lo sono. E vogliamo che sia rispettata anche dai Comuni la direttiva già esistente della Regione Lombardia.
C'è, però, anche un dato politico.
Sicuramente mi dispiace che gli amici di Forza Italia non abbiano partecipato al voto. Così come mi dispiace che non sia passata la riformulazione di FdI. Poi è ovvio che, a conti fatti, ci sia stato qualche franco tiratore ma escludo che sia appartenente alla Lega. Non c'è nessuna frattura interna.
Per il centrosinistra la mozione è stata sconfessata. È così?
No. Solo il fatto che se ne sia discusso tre ore in Aula, e che se ne sia parlato sulla stampa per tre settimane, vuol dire che l'obiettivo di risvegliare le coscienze è stato raggiunto. Così come quello di non fare gli ipocriti, evitando di aprire un dibattito sul ruolo delle bambine. Le loro famiglie, per motivi ultra-religiosi, non possono imporre delle condizioni che non vanno di pari grado con la dignità della donna. So che il centrosinistra soffre a discutere questi temi. D'altronde, dove sono le femministe quando si parla di velo islamico?
Forza Italia continua a pungolare gli alleati lombardi. Il rischio, come dice il segretario regionale della Lega Massimiliano Romeo, è di indebolire la coalizione?
Con Forza Italia e Fratelli d'Italia collaboro bene. Posso solo dire che non comprendo alcune prese di posizione, come questa sul velo nelle scuole. Mi limito a sottolineare che, mentre la Lega pensa una cosa e la porta avanti, c'è chi si è sfilato su una tematica dove il centrodestra va avanti compatto da sempre anche a livello nazionale. Rimane un po' di rammarico per la posizione di Forza Italia ma ipotizzare venti di fuoco in Lombardia sarebbe ingiusto per il lavoro che si fa in Regione e per quello che sta portando avanti la giunta.
Se i franchi tiratori non sono nella Lega, e se Forza Italia non ha partecipato sul punto di FdI, mancano dei voti proprio dal partito di Giorgia Meloni?
Il voto segreto è un grande buco nero, non si sa cosa succede. L'emendamento di FdI ci trovava d'accordo perché ampliava il concetto espresso. Ma io credo che l'importante è che se ne sia parlato. Sicuramente come Lega la nostra battaglia sul velo non finisce qui.
Altro tema scottante in Regione è il fine vita.
Sono temi etici dove la Lega lascia totalmente libertà di pensiero e di scelta, ciascuno all'interno si posiziona. Si tratta di un argomento delicato che si porta dietro tante vicissitudini personali, religiose ed etiche. La mia idea è che bisogna pensare più al diritto alla vita che non alla morte, ma è giusto che la coalizione si confronti.