Milano

Donna scomparsa: si continua a cercare. La famiglia: non era tossicodipendente

Si continua a vagliare l'ipotesi di avances sessuali finite in tragedia, mentre la pista dell'overdose suggerita dall'indiziato risulta sempre meno credibile

Donna scomparsa: si continua a cercare. La famiglia: non era tossicodipendente

La cisterna di liquami si Vergonzaga dove gli inquirenti pensavano potesse essere stato gettato il corpo di Sabrina Beccalli, 39enne scomparsa a Ferragosto, non ha restituito nulla. La conferma che la pista si e' rivelata un vicolo cieco e' arrivata questa mattina grazie all'utilizzo di una sonda che ha scandagliato la basca questa mattina come raccontato dal comandante provinciale dei carabinieri tenente colonnello Lorenzo Carlo Maria Repetto. Intanto rimane in carcere Alessandro Pasini, 45enne accusato di omicidio e distruzione di cadavere. Le sorelle della vittima, dicendo di perdonarlo, hanno chiesto all'indagato di dare indicazioni per ritrovare il corpo di Sabrina.

Donna scomparsa: avvocato famiglia, non era tossicodipendente

 "Sabrina in questi giorni e' stata descritta in modi che potrebbero far pensare che fosse tossicodipendente ma dal fumare sigarette al bucarsi passa una buona differenza", cosi' Antonino Andronico, avvocato della famiglia Beccalli, ha voluto precisare alcuni aspetti della personalita' e della vita privata della 39enne scomparsa il giorno di Ferragosto nelle campagne di Vergonzana. "Non aveva problemi di tossicodipendenza e non era in cura al Sert - ha rimarcato l'avvocato prendendo le distanze da quanto ricostruito anche dagli inquirenti dopo l'interrogatorio a Alessandro Pasini accusato di omicidio e distruzione di cadavere -. A Sabrina piaceva bere birra e ultimamente, da quando aveva trovato un lavoro che le consentiva di mantenere se stessa e il figlio, aveva iniziato a correggere e limitare gli eccessi. Anche per questo non abbiamo mai pensato che possa essersi suicidata". 

Pasini durante l'interrogatorio in cella ha raccontato agli inquirenti di aver consumato eroina e cocaina e di essersi addormentato trovando solo dopo la donna riversa sul bordo della vasca con naso e bocca piena di sangue. "Sabrina era serena i - ha detto l'avvocato incontrando i giornalisti fuori dalla casa di famiglia -. Con Pasini c'era una conoscenza da bar ed essendo vicini capitava di incrociarsi. Forse lei lo cercava quando voleva fumare. Ma niente di piu'. L'insagine e' stata condotta molto bene dalla Procura e confidiamo possa portarci presto al ritrovamento del corpo di Sabrina". Le operazioni di svuotamento della vasca di liquami messa sotto sequestro dai carabinieri sono proseguite per tutto il giorno senza pero' far individuare il corpo si Sabrina Beccalli.

 








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