Milano

Elezioni Ordini Giornalisti e Commercialisti verso rinvio: "Troppo rischioso"

Chiesto il rinvio delle elezioni dell'Ordine dei Commercialisti e dei Giornalisti previsti per novembre per evitare assembramenti e rischi di contagio

Elezioni Ordine Giornalisti e Commercialisti verso rinvio: "Troppo rischioso"

Come anticipato da Affaritaliani.it Milano (QUI), i presidenti degli Ordini dei Commercialisti e dei Giornalisti hanno chiesto al Governo il rinvio delle elezioni. "Aprire le urne elettorali per migliaia di professionisti nel pieno della seconda ondata di pandemia sarebbe un atto di irresponsabilità istituzionale:; per questo chiediamo alle autorità statali – a cominciare dai ministeri vigilanti – e a quelle regionali di intervenire con urgenza per sospendere le elezioni degli Ordini di novembre". È l’appello lanciato dai presidenti dell’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili milanese, Marcella Caradonna, e dal presidente dell’Ordine lombardo  dei giornalisti, Alessandro Galimberti, alla vigilia delle consultazioni per il rinnovo dei rispettivi Consigli.

Nei giorni scorsi i due Ordini hanno presentato un’istanza urgente alla Presidenza del Consiglio, al ministero della Giustizia (vigilante) e a quello delle Salute, oltre alla Presidenza della regione Lombardia e all’assessorato Welfare, per chiedere un intervento urgente di chiarificazione anche alla luce delle nuove restrizioni sanitarie contenute nel Dpcm e nelle ordinanze regionali.

"Mentre a Milano le preoccupazioni per la diffusione esponenziale del coronavirus sono ormai  tornate ai livelli massimi della scorsa primavera, e con il sistema sanitario già in piena fase critica- dicono Galimberti e Caradonna in una nota congiunta –è impensabile chiamare alle urne migliaia di professionisti incuranti dei gravissimi rischi a cui verrebbero esposti, per non parlare dell’esposizione di scrutatori e del personale dedicato alla consultazione".  

Le elezioni dei commercialisti sono fissate per il 5 e 6 novembre, mentre quelle dei giornalisti inizierebbero l’8 (periodi ancora coperti dai divieti del Dpcm del 18 ottobre scorso), e dovrebbero proseguire il 15/16 e, per l’eventuale ballottaggio, il 22 e 23 novembre.  

"Il voto è un diritto inalienabile degli iscritti ai nostri Ordini (22.750 giornalisti e 9.500 commercialisti) ma aprire le urne in un momento drammatico come questo significherebbe,  tra l’altro negare di fatto il diritto a scegliere i propri rappresentanti. Anche  se la motivazione principale per la richiesta di sospensione/rinvio  - aggiungono i presidenti – resta la tutela della salute dei colleghi, tema non negoziabile per nessuna ragione".







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