Milano

Elezioni regionali Lombardia, Liberi e Uguali in solitaria con Rosati

Elezioni Regione Lombardia, Laforgia lancia la candidatura di Rosati per la corsa in solitaria di Liberi e Uguali

Elezioni regionali Lombardia, Liberi e Uguali correrà con il proprio simbolo


Liberi e Uguali correrà con il proprio simbolo alle elezioni regionali in Lombardia: "Noi ci chiameremo 'Liberi e Uguali in Lombardia', questo e' il simbolo che e' stato deciso". E' questo quanto e' stato comunicato dai vertici lombardi di LeU durante l'assemblea regionale presso il salone della cooperativa Matteotti di Cinisello Balsamo.

Laforgia e l'investitura di Rosati: standing ovation in aula


Durante il suo intervento Francesco Laforgia ha di fatto lanciato la candidatura di Onorio Rosati con queste parole, accolte da una standing ovation: "Siamo dalla parte giusta, quando diremo fuori da qui che LeU presenta la sua proposta per le politiche e le regionali. Noi non diremo che andiamo da soli e non ci faremo dire che usciamo dal centrosinistra, perché il centrosinistra non esiste se non esiste la sinistra. Ci mettiamo la faccia. Vorremmo che Onorio Rosati fosse il volto di questa operazione. Non lesinerà un solo minuto per dedicarsi a questa operazione complicata". "Abbiamo le carte in regola per parlare alla Lombardia e al Paese. Lo faremo sentendoci una comunità, pensando e guardando al dopo 4 marzo, perché questo Paese ha bisogno di un partito di sinistra", ha aggiunto Laforgia.

Rosati: "Serviva qualcuno con le spalle larghe... e io le ho"


Queste le prime parole del candidato in pectore Rosati durante l'assemblea: "Voglio ringraziare tutti per la fiducia che avete espresso nei miei confronti.Serviva qualcuno con le spalle larghe, che ho anche fisicamente. Penso che la scelta sia ormai una scelta largamente presa, che deriva da un processo democratico di ascolto, di confronto e di discussione. Abbiamo deciso di proseguire e, quindi, è giusto oggi che ci presenteremo alle prossime elezioni con un nostro simbolo, una nostra lista, un nostro programma e un nostro candidato presidente. Le scelte compiute dal Pd hanno rappresentato un ostacolo insormontabile. Il problema non è legato a rancori personali, il problema è tutto politico che non si rimuove a fronte di una presunta contendibilità tra il centrodestra e centrosinistra, perché Maroni è uscito di scena. È una scorciatoia che ci lascia con il cerino in mano. Serve introdurre una radicale discontinuità alle politiche del centrodestra degli ultimi 23 anni. Noi chiediamo di fare diversamente, non meglio come dice il candidato del Pd nel suo slogan".

Laforgia: "Uniti perdiamo da 23 anni..."


Durante il suo intervento in assemblea, Laforgia aveva precedentemente affermato: "Noi porteremo tutto il rispetto a Gori che si deve a un candidato di un'elezione democratica. Lui ha detto che spera che l'assemblea prenda la decisione giusta. Noi chiediamo che lui ci dia lo stesso rispetto che noi porteremo a lui. Non possiamo prescindere da questo. Ma c'è un dato politico in questa Regione: il centrosinistra unito perde da 23 anni. Veniamo da una lunga stagione di sconfitte elettorali. Penso che il filo conduttore di quei 23 debba essere l'elemento su cui ragionare. Questo, secondo me, è accaduto innanzitutto perché abbiamo lasciato il campo libero alla destra e abbiamo avuto un atteggiamento di subalternità politica della destra".

Rosati: "Non ci sono trattative in corso"

 

Già ieri sera con un post su facebook Francesco Laforgia aveva respinto la possibilità di accettare "candidati preconfezionati". Questa mattina è stato invece Onorio Rosati ad affidare ai social il proprio pensiero: "A livello lombardo non ci risultano trattative in corso e non ci sono arrivati segnali dai vertici nazionali, anche perché se ci fosse stato qualcosa di concreto, ne saremmo stati informati. Gori è persona stimata, ma ha appoggiato politiche molto diverse da quelle della sinistra".

Gori: "LeU da soli? Faranno fatica a spiegarlo ai loro elettori"


Poco prima dell'inizio dell'assemblea regionale di Liberi e Uguali, Giorgio Gori ha commentato: "Se la decisione di Leu sarà quella della corsa solitaria la rispetterò. Ringrazio tutti quelli che si sono spesi in questi giorni per favorire un'intesa, e poi noi andiamo dritti. Continuiamo la nostra corsa e certamente lungo il percorso incontreremo molti elettori di sinistra che faranno il tifo per noi". In caso di corsa solitaria, i vertici di LeU "faranno fatica a spiegarlo ai loro elettori che in larga misura fanno il tifo perché invece ci sia un lavoro comune. Fanno il tifo per vincere in questa regione. Tra un distinguo sulla parola dello slogan elettorale e avere altri cinque anni di governo della Lega sicuramente preferiscono lavorare insieme. Credo che l'aver costruito la campagna elettorale nei territori rappresenti un vantaggio. Sono convinto che il patto con gli elettori si costruisca lì, con la conoscenza delle loro necessità e nel farsi conoscere anche eprsonalmente. Questo certamente è un punto di forza per me". "Io credo - ha aggiunto Gori - che gli elettori del centrosinistra li compattiamo tutti, poi magari qualche vertice di partito deciderà diversamente, ma sono sicuro che gli elettori, anche quelli di Liberi e uguali, abbiano capito perfettamente qual è il valore della partita che stiamo giocando in Lombardia e quanto sia importante che concorrano con il loro voto a questo disegno"







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