Milano

Fontana, contro di me campagna d'odio. Contagi aumenteranno, evitare focolai

"Tra tutte le grandi accuse che mi vengono mosse nessuna è fondata, non ho alcun peso sulla coscienza", ha affermato il governatore lombardo

Fontana: contagi aumenteranno, evitare nuovi focolai 

"Le infezioni in questi giorni aumenteranno di sicuro, perche' piu' c'e' contatto fisico piu' aumenteranno, ma noi dobbiamo cercare di tenerle sotto controllo, evitare che si diffondano in maniera incontrollata, evitare che nascano nuovi focolai. Questo e' quello che dovremo fare con grande attenzione". A dirlo e' il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in collegamento con Mattino 5, nel primo giorno della riapertura delle attivita' commerciali dopo il lockdown a causa del coronavirus. "E' un momento delicato perche' il lavoro piu' importante sara' quello del monitoraggio, del tenere sotto controllo tutto il territorio, del tenere sotto controllo il piu' possibile tutte le persone che in qualche modo sono toccate da questo virus. Noi dobbiamo impedire che ricominci a correre", ha concluso il governatore. 

Fontana: contro di me campagna d'odio

C'e' in atto una "campagna d'odio orchestrata da alcune settimane", ma rispetto alle scelte fatte "riesco a dormire molto bene di notte, non ho alcun tipo di peso sulla coscienza". Questo, in sintesi, il pensiero espresso dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in collegamento con Mattino 5, rispondendo a una domanda su una scritta di contestazione e insulti, apparsa su un muro a Milano. "Questa campagna d'odio orchestrata da alcune settimane in maniera scientifica - ha evidenziato il governatore - rischia di raggiungere il suo scopo. E' facile che qualche persona si lasci traviare da queste notizie che vengono costantemente messe sul mercato dei media in maniera falsa". Sono "tutte notizie non vere distribuite sul mio conto e sulla Lombardia, tutte accuse assolutamente infondate, lanciate sul modo in cui abbiamo gestito situazione. Tutte queste sono situazioni che contribuiscono ad avvelenare il clima". 

Secondo Fontana, per capire chi l'abbia orchestrata, "basta vedere giornali e televisioni che se ne sono fatti interpreti, ed e' facile capire". Sul fatto che le stesse voci plaudano il suo collega veneto Luca Zaia, il governatore lombardo spiega: "E' evidente che se si riescono a creare le condizioni perche' ci sia un eroe nella parte avversa, la narrazione e' piu' credibile. Se si parla solo male degli avversari la gente capisce che e' una narrazione di parte, se invece si trova l'eroe nella parte avversa e' piu' facile che la gente possa convincersi che chi e' indicato come 'anti-eroe' lo sia davvero". Fontana rivendica che "fra tutte le grandi accuse che vengono mosse, nessuna di queste e' fondata quindi nessuna non mi fa dormire. Fortunatamente se sopravvivo e' perche' riesco a dormire molto bene di notte, non ho alcun tipo di peso sulla coscienza. Quelle decisioni sono state prese nel mezzo di una situazione drammatica, che non era immaginabile". E comunque "anche a mente lucida, anche con l'ausilio dei tecnici, credo che non ci sia nessuna scelta che possa essere contestata". 

Fontana: serve collaborazione con sindaci e prefetti

Chi controllera' il rispetto delle regole nella fase 2 "e' una bellissima domanda. Ci deve essere la massima collaborazione delle forze dell'ordine e della polizia locale, un grande aiuto ci deve essere dato dai sindaci che in queste settimane si sono dimostrati collaborativi e assolutamente disposti. Noi non abbiamo forze dell'ordine a disposizione. Ma credo che il maggiore controllo debba arrivare dai cittadini". A dirlo e' il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, parlando della fase 2 a Mattino 5. I risultati raggiunti finora, ha aggiunto il governatore, "sono dovuti alla disponibilita' dei cittadini di rinunciare a una parte di liberta', oggi hanno riconquistato un po' di questa liberta' e se vogliono mantenerla devono continuare a rispettare le regole" in modo da impedire la ripresa della diffusione del coronavirus. "Abbiamo bisogno della massima collaborazione sia da parte dei prefetti per le forze dell'ordine nazionali, poi dei questori, e dei sindaci con la polizia locale", ha concluso Fontana. 








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