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Milano
Formentini: camera ardente a Palazzo Marino e giornata di lutto cittadino

Formentini: camera ardente a Palazzo Marino e giornata di lutto cittadino

Aperta la camera ardente allestita nella Sala Alessi di palazzo Marino per l'ultimo saluto all'ex sindaco di Milano, Marco Formentini scomparso il 2 gennaio all'eta' di 90 anni. Il primo a rendere omaggio a Formentini e' stato il sindaco Giuseppe Sala. Accanto al feretro, ricoperto di rose rosse, ci sono i tre figli del primo cittadino leghista. Oggi le bandiere del Comune sono a mezz'asta ed e' stato proclamato lutto cittadino. La camera ardente sara' aperta fino alle 13,30. E poco piu' tardi alle 14,30 si terra' la cerimonia funebre.

"Lui era un gentiluomo, era simpatico, io l'ho sentito quasi fino alla fine". Cosi' il sindaco di Milano Giuseppe Sala all'uscita della camera ardente allestita a palazzo Marino, dove ha reso omaggio all'ex primo cittadino leghista Marco Formentini. "Forse era anche un momento in cui la politica era diversa, c'erano polemiche ma i toni non erano mai cosi' aspri" osserva.

"E sono molto contento che i figli mi hanno detto di quanto mi stimava e la cosa era ricambiata. Era una persona con una umanita' straordinaria - aggiunge Sala - , con un percorso politico sempre alla ricerca di portare avanti delle idee e dei cambiamenti, la sua umanita' e la sua vera passione sono i motivi per cui Milano lo ricordera' con riconoscenza. E lo dico senza retorica". Quanto alla possibilita' che Formentini venga ricordato con l'intitolazione di una via o una piazza, Sala si dice favorevole ma ci sono tempistiche da rispettare. "Si deve chiedere alla commissione ma troveremo una formula, c'e' questa regola dei 10 anni che e' abbastanza rigida per tutti noi. Credo che da ex sindaco anche lui avrebbe voluto far rispettare le regole, pero' certamente la mia opinione e' che e' senz'altro meritevole di questo" conclude.

Formentini, Salvini: "Milano è così grazie al tuo coraggio"

"Se Milano e' quella che e' oggi, anche grazie al coraggio e all'onesta di Marco Formentini, che non era da reclamizzare ma da attuare con la pratica quotidiana". Cosi' il leader della Lega Matteo Salvini ha ricordato l'ex sindaco leghista Marco Formentini prendendo la parola durante la cerimonia funebre, in corso a palazzo Marino. Salvini ha ricordato gli anni passati a lavorare insieme, lui giovane consigliere comunale quando Formentini guidava la citta', dal '93 al '97. "Se devo ricordarmi una qualita' di quando lavoravo con lui gomito a gomito - ha aggiunto - e' il sorriso, che portero' sempre con me, anche nei momenti piu' bui, e anche l'estrema generosita'. In quell'aula - ha ricordato - ce ne siamo dette di tutti i colori ma non ricordo un litigio. In 27 anni ne sono cambiate di cose, penso sia la forza di questa citta' , che va avanti con i sindaci e oltre i sindaci, ognuno dei quali lascia un mattoncino". Salvini racconta di quando ventenne sedeva in consiglio comunale. "Io feci il servizio militare in quei 4 anni - ha ricordato - e se serviva la mia presenza, a volte era il sindaco che chiamavo il colonnello per farmi venire in consiglio". "Nei miei primi 4 anni di esperienza politica non sono mai mancati consigli e tirate di orecchie. Penso che Milano gli debba tanto - ha concluso - le nuove metro, le nottate a parlare dei quartieri popolari. Un bel periodo difficile, anni difficili".

Sala: "Caro Formentini, hai preso Milano per mano"

"Caro Marco" nel 1993 "hai accettato la sfida più importante, quella di prendere per mano Milano in uno dei suoi momenti di massimo smarrimento e riportarla a percorrere la sua strada. Non sono stati i partiti o gli schieramenti ad affidarti questo compito. Sono stati le milanesi e i milanesi stessi che, per la prima volta, decisero chi avrebbe guidato Milano per uscire dagli scandali e dalle contraddizioni di quel periodo storico". Lo ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala, durante il funerale laico a Palazzo Marino per Marco Formentini, sindaco leghista di Milano e primo a essere eletto direttamente dai cittadini. "Siamo qui oggi a rendere omaggio alla tua vicenda politica e alla tua storia di uomo cui Milano deve tanto - ha aggiunto Sala - Tu hai sempre avuto nel sangue la politica. Tu, leghista, hai riportato a Milano il senso della sfida di percorrere strade nuove. Hai formato una squadra di governo che traeva il meglio, a tuo sentire, dalla società civile milanese, ne hai messo in moto i meccanismi, ne hai pagato anche i prezzi", ha detto Sala. "La tua scomparsa è riuscita a dare un senso di unità e di commozione a tutta la città, a chi ha corso la tua stessa strada politica, ai tuoi avversari, a tanta parte della società civile, a tantissime donne e a tantissimi uomini di Milano", ha aggiunto l'attuale sindaco. "Il segreto di questa partecipazione sta nella tua umanità. Tu hai rispettato i tuoi avversari, nonostante le divisioni e le asperità di un periodo storico tanto difficile", ha sottolineato. A rendere omaggio al feretro in sala Alessi di Palazzo Marino sono arrivati anche il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, il leader della Lega, Matteo Salvini, l'assessore alle Politiche sociali di Regione Lombardia, Stefano Bolognini. Tra gli altri presenti anche il prefetto, Renato Saccone, il questore di Milano, Giuseppe Petronzi, il presidente del consiglio comunale Lamberto Bertolè e un altro ex sindaco della città, Gabriele Albertini.

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