Milano

Fu la giunta Moratti a esternalizzare la Rsa andata a fuoco. Il documento

a cura della redazione

Casa dei Coniugi di Milano, il documento di Affaritaliani.it Milano pone fine alla querelle tra De Corato e Majorino. La delibera del novembre 2008

Esternalizzazione della Rsa, la querelle tra De Corato e Majorino

"Mi è stato riferito che 5 Rsa comunali milanesi, negli anni 2015/2016 sono passate dalla gestione interna Comunale a quella esterna, composta da privati quali Ong, enti no profit, Cooperative e associazioni vicine all'area politica della sinistra. In quegli anni a ricoprire il ruolo di Assessore alle Politiche Sociali era Pierfrancesco Majorino del Pd". Così nella giornata di domenica Riccardo De Corato, già vicesindaco di Milano ed oggi  membro della Commissione d'inchiesta della Camera dei deputati per la Sicurezza e il degrado delle periferie italiane aveva innescato la polemica politica relativa all'affidamento alla Proges di Parma della Casa di riposo di via Cinquecento dove nella notte tra giovedì e venerdì in incendio ha portato alla morte di sei persone.

Majorino, oggi capogruppo del Pd in Regione Lombardia aveva prontamente e fermamente replicato: "La strada dell'esternalizzazione delle case di riposo è stata decisa dalla giunta Moratti di cui De Corato era il vicesindaco". Parole che trovano riscontro in documenti ufficiali dell'epoca e che Affaritaliani.it Milano può mostrare, mettendo fine alla querelle. (SCARICA QUI LA DELIBERA)

Esternalizzazione della Casa dei Coniugi, la delibera della Giunta Moratti

La delibera di Giunta comunale 2931 del 21 novembre 2008 contiene infatti la'approvazione unanime della proposta relativa agli indirizzi per l'affidamento della gestione delle Rsa e Cdi del Comune di Milano dall'1 aprile 2009 al 31 marzo 2014 con una spesa complessiva presunta di poco più di 75 milioni di euro. Le strutture coinvolte sono le Rsa e Cdi Ferrari di via Panigarola, "Per Coniugi" di via dei Cinquecento e "Famagosta" di via di Rudinì. Tra gli assessori della Giunta Moratti che votarono il provvedimento, ancbe lo stesso De Corato.







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