Genitore 1 e 2, sono ovunque. I moduli delle vaccinazioni. Foto
Non solo libri per la scuola. In Lombardia firma del genitore 1 sui moduli per le vaccinazioni dell'ASL
di Fabio Massa
"Mi è stato segnalato che sul sito del ministero dell'Interno, sui moduli per la carta d'identità elettronica c'erano "genitore 1" e "genitore 2". Ho fatto subito modificare il sito ripristinando la definizione "madre" e "padre". È una piccolo segnale ma farò tutto quello che è possibile e che è previsto dalla Costituzione. Difenderemo la famiglia naturale fondata sull'unione tra un uomo e una donna". Così il Ministro dell'interno Matteo Salvini in un'intervista al giornale cattolico on line La Nuova Bussola Quotidiana, ad agosto. Poi, ancora, mentre a New York addirittura si arrivava al punto di mettere la definizione "gender X" sul certificato di nascita, in Italia si riaffermava il valore del padre e della madre. Una battaglia di contenuto, non solo un'etichetta, insomma.
Eppure in Lombardia le cose non vanno proprio così. Nella Lombardia che la Lega controlla e governa con una trazione fortissima, e che sta dimostrando di essere di gran lunga più efficace di molti ministeri romani (soprattutto nel campo dei trasporti). In Lombardia, in questo periodo, moltissimi bambini stanno per effettuare il richiamo delle vaccinazioni. Anti-difterica, anti tetanica, antipertossica, anti morbillosa. E tutto il resto. I centri vaccinali funzionano a pieno ritmo, e già nelle settimane scorse le famiglie hanno dovuto compilare un ricco questionario. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano su segnalazione di un lettore, decisamente minuzioso e dettagliato. Quel che colpisce è la parte finale. Ancora una volta, al momento di mettere la firma sul modulo della ASST di Melegnano e Martesana, c'è la firma del "primo genitore" e la firma del "secondo genitore”, e poi “firma di genitore 1 e firma di genitore 2".
Ecco il modulo che può mostrare Affaritaliani.it Milano (pagina 1)
"Ci siamo dovuti attenere a quanto previsto dal Garante della privacy - ha commentato l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera - L'ASST ha conservato nella modulistica la dizione genitore 1 e 2 per l’esigenza (espressa dal Garante) di non definire in tal modo chi padre o madre non sia, ma eserciti comunque la responsabilità genitoriale su di un minore, per esempio un tutore, secondo quanto previsto dall’ordinamento".
Affaritaliani.it Milano aveva già mostrato come addirittura in alcuni sussidiari venissero prestampati moduli con questa dizione (LEGGI QUI L'ARTICOLO DI AFFARITALIANI.IT MILANO). Insomma, al ministero dell'Interno Salvini ha cambiato quel che doveva cambiare, ma interi settori della pubblica amministrazione, quel "padre" e quella "madre", pare proprio non vogliano scriverlo.
fabio.massa@affaritaliani.it
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