Milano
Giovanati (Lega): Comune e Durex per l'indottrinamento gender nelle scuole
Il vicecapogruppo della Lega a Palazzo Marino: senza il consenso di genitori nessuno può impartire lezioni su tematiche così sensibili
Giovanati (Lega): Comune e Durex per l'indottrinamento gender nelle scuole
"Accesso sempre più esteso a interventi di educazione affettiva e sessuale per i giovani studenti e studentesse milanesi”. Questo si prefigge di garantire l'accordo tra Comune di Milano e Reckitt Benckiser Healthcare, con Durex Italia, presentato ieri a Palazzo Marino. Ma c’è chi non è convinto della bontà e della legittimità di questo tipo di iniziative, come Deborah Giovanati, vicecapogruppo della Lega a Palazzo Marino, che ha presentato una interrogazione per capire che progetti siano stati presentati e come si è arrivati a questo accordo.
Lei ha detto che il Comune va oltre le proprie competenze
“Sì, il Comune si dovrebbe preoccupare prima di tutto di fornire scuole sicure e pulite, magari anche con delle mense che funzionino correttamente visti gli ultimi episodi che hanno interessato Milano Ristorazione. Invece palazzo Marino dedica troppo tempo a cose che non gli competono, creando potenzialmente danni enormi dal punto di vista educativo. Come ho sottolineato la nostra Costituzione riconosce il primato educativo della famiglia, non del Comune e senza il consenso di genitori nessuno può impartire lezioni su tematiche così sensibili”.
Perchè questa iniziativa secondo lei è dannosa?
“Ritengo che la scelta dell’assessora Riva sia una marchetta a un mondo politico-ideologico che sostiene questo tipo di percorsi, soprattutto legati all'identità gender. Ho presentato un'interrogazione perchè non è chiaro che progetti sono stati presentati e che tipo di indagine sia stata fatta dal Comune di Milano. Ricordo che nella nostra città ci sono molte realtà, come i consultori e i centri Ats che promuovono questo tipo di informazioni, mentre in questo caso si è andati a scegliere proprio la Durex una realtà commerciale che però non sappiamo quali competenze pedagogiche possa portare come contributo”.
Secondo lei c’è un problema ideologico?
“Certo, questa amministrazione è chiaramente sbilanciata, non si fa semplice promotrice, ma interviene con un certo tipo di visione ideologica. Il Comune promuove l'indottrinamento gender, non è un caso che la stessa Durex sia uno dei principali sponsor delle manifestazioni arcobaleno. Materie come queste prima di tutto dovrebbero essere affrontate dalle famiglie, che devono comunque esprimere un consenso informato rispetto all’eventuale partecipazione dei propri figli ad iniziative extra didattiche. Poi - in secondo battuta - i dirigenti scolastici dovrebbero seguire le linee guida stabilite dal Ministero, anche assicurando attività alternative qualora la scuola collochi tali iniziative in orario ordinario”.