Gori-Formigoni, Pd replica a Gelmini: "Pensi alle camicie nere in casa sua"

Continuano a tenere banco le parole del probabile candidato del Pd alle Regionali Giorgio Gori su Roberto Formigoni, per vent'anni alla guida del Pirellone con il centrodestra. Tutto è partito da dichiarazioni del sindaco di Bergamo in cui ha affermato che l'ex Celeste era stato "portatore di una idea forte della politica e della società". Non tutti, a sinistra, avevano gradito. E contro Gori si era levata ad esempio la voce di Francesco Laforgia. Ma il sindaco bergamasco ha rilanciato affermando di non essere affatto pentito di quanto sostenuto, pur parlando della necessità di una totale discontinuità rispetto all'esperienza formigoniana sul fronte della trasparenza e della legalità. Nuove puntualizzazione che hanno portato il coordinatore regionale di Forza Italia Mariastella Gelmini a commentare: "Il tentativo di scippare qualche voto da parte di Gori è maldestro e privo di credibilità. Gori, infatti, lavora per una coalizione arcobaleno, con Pisapia e i centri sociali. Un esercizio rocambolesco che tenta di riproporre una maggioranza inconcludente, senza futuro".

Parole che portano ora alla replica di Enrico Brambilla, capogruppo del Pd in Regione. Che afferma: “Gelmini guardi in casa sua alle coalizioni fatte con i fan delle camicie nere e delle camicie brune che oggi, grazie al centrodestra attuale, governano in diverse città. Gori ha ragione a ricordare che nel primo Formigoni c'erano anche intuizioni interessanti, dall’attenzione al regionalismo alla valorizzazione della società, che però si coniugavano con un liberismo ideologico che ha fatto la fortuna di tanti operatori privati e la sfortuna delle persone più fragili, lasciate sole davanti al mercato dei fornitori di servizi sanitari o assistenziali. Se allora nel centrodestra c'era una vena di riformismo, oggi è totalmente sparita, lasciando spazio a un conservatorismo cieco che guarda a Marine Le Pen e ai fan dei muri di ogni genere”.