Milano

Green pass: 500 in Arco della Pace a Milano: ci sono dipendenti Atm e studenti

Fra gli striscioni anche uno con la scritta "Solidali non con la Cgil ma con i portuali"

Green pass: 500 in Arco della Pace a Milano: ci sono dipendenti Atm e studenti

Sono stati circa 500 i manifestanti contro il green pass che si sono radunati all’Arco della Pace. Tra questi studenti, dipendenti di ATM e lavoratori. “Operai sociali contro discriminazione, esclusione e controllo sociale”; “Studenti e operai uniti nella lotta” e “No draghi no green pass” si leggeva su alcuni striscioni. Il sit in si è sciolto a fine mattinata. Dopo aver annunciato di voler andare sotto la sede della Rai le persone non si sono mosse dalla piazza. La parte studentesca invece si è spostata verso Primaticcio a dare il proprio sostegno ai lavoratori di Amsa.

Due camionette di polizia e carabinieri hanno controllato il presidio a poca distanza. La situazione è rimasta tranquilla: gli organizzatori hanno messo un po' di musica e intonato qualche coro contro il Green pass ("resistenza, resistenza"). Lo striscione recita: "Solidali non con la Cgil ma con i portuali". Almeno un terzo dei presenti all'Arco della Pace erano dipendenti ATM in tenuta da lavoro, a casa da oggi perché sprovvisti di certificazione. Applausi per loro dai manifestanti all'arrivo di un gruppetto di dipendenti. 

Almeno 400 persone, per lo più studenti, al grido di "no green pass" e "libertà" si sono uniti al centinaio di cittadini e dipendenti Atm già presenti all'Arco. "Siamo in guerra", "siamo nelle mani di Trieste", "siamo in dittatura", sono i temi forti della protesta contro il green pass, che si è mescolata a quella contro il vaccino anti-Covid, "il siero di stato", l'ago delle multinazionali". C'erano striscioni contro la Cgil e di solidarietà ai portuali di Trieste, protagonisti della giornata di presidi contro la certificazione verde. 

Al presidio di Milano c'è stato anche un breve momento di tensione quando è stato fatto circolare un volantino con gli articoli della Costituzione tra cui il 52, sulla difesa della Patria. Una signora si è alterata definendo "fascisti" gli organizzatori del presidio ed è stata allontanata. Per il resto, con la polizia e gli agenti della Digos a breve distanza, la manifestazione si sta svolgendo in modo pacifico. 

Questa mattina all'alba fuori da tre depositi di Atm (San Donato Milanese, via Novara e viale Sarca) si sono formati campanelli di dipendenti, in totale 60, sprovvisti della certificazione verde. Non si sono comunque registrati momenti di tensione.

Al via anche gli altri presidi in città

A Milano sono al momento tre raduni di manifestanti contro il Green pass. Il presidio piu' partecipato e' quello all'Arco della Pace. Gli altri due, auto-indetti con un tam tam sui social network, si stanno svolgendo fuori il Palazzo di Giustizia (circa 30 contestatori) e dall'Universita' degli Studi di Milano (circa 80). Tutti i sit-in sono tenuti sotto controllo da personale della Digos e dalle squadre di pronto intervento delle forze dell'ordine.

Manifestazione di sabato: non è stata trovata l'intesa con la Questura per la richiesta di revocare i Daspo urbani

Non è stata raggiunta l'intesa tra Questura e promotori della manifestazione No Green Pass prevista per domani pomeriggio e per la quale era in corso un confronto sul percorso per le vie della città consentito ai manifestanti . Secondo quanto riferisce la Questura infatti "questa mattina, dopo ripetute sollecitazioni , si sono presentati in Questura a Milano i promotori della manifestazione No Green Pass prevista per domani pomeriggio e preavvisata via email ad inizio settimana" e "dopo aver ridefinito e individuato un percorso plausibile mantenendo i punti di partenza e di arrivo proposti, valutando anche il passaggio attraverso piazza Duomo come da loro richiesto, i promotori hanno inteso revocare il preavviso poiché l'Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza non ha aderito alla loro richiesta, posta come condizione imprescindibile, di revocare i Daspo Urbani recentemente comminati dal Questore in relazione alle ultime manifestazioni non preavvisate tenutesi a Milano".







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