Milano

I pm: "Inter, situazioni tossiche e cessioni alle pressioni che finanziano gli ultra"

La dura disamina della Procura di Milano su una "cultura di impresa che ha favorito colposamente soggetti indagati per gravi reati"

I pm: "Inter, situazioni tossiche e cessioni alle pressioni che finanziano gli ultra"

Le telefonate del capo ultra  Marco Ferdico a Marco Materazzi in cui sosteneva che il vicepresidente Javier Zanetti aveva avvisato la curva del monitoraggio da parte della Polizia. Le richieste dello stesso Ferdico con i calciatori Hakan Calhanoglu e Nicolò Barella per i biglietti della finale di Champions. La posizione dell'Inter nell'inchiesta sulle infiltrazioni criminali in curva è sotto i riflettori. E, come per il Milan, la Procura ha avviato un "procedimento di prevenzione" per verificare i rispettivi modelli organizzativi.

L'analisi dei pm, come emerge dalle carte dell'inchiesta, è severa. Questo passaggio, riportato da Ansa, è eloquente. L'Inter, "quando si rapporta" con Marco Ferdico, "e in particolare cede alle pressioni" di quest'ultimo, che vuole "ottenere" altri biglietti, "di fatto finanzia" lui e gli altri ultras.

Le "situazioni tossiche" nell'organizzazione dell'Inter

"Il problema per FC Internazionale - si legge - pare porsi soprattutto sotto un profilo organizzativo: si tratta infatti di rimuovere quelle 'situazioni tossiche' che hanno creato l'humus favorevole perché un ambito imprenditoriale sportivo si trasformasse, in fin dei conti, in occasione di illecito, non potendosi certo pensare che il quadro delineato possa essere spiegato facendo esclusivamente riferimento alla personalità perversa di singole persone". E nemmeno si può "ragionevolmente pensare", spiegano i pm, "che il problema possa essere risolto solo rimuovendo le figure apicali o semi apicali" senza "nulla mutare del sistema organizzativo". E ciò perché "inalterata l'organizzazione, 'i nuovi venuti' si troverebbero nelle medesime condizioni (tossiche) dei loro predecessori e il sistema illecito sarebbe destinato a perpetuarsi".

"Nell'Inter una cultura di impresa che ha favorito colposamente soggetti indagati per gravi reati"

Nell'Inter "vi è una sorta di cultura di impresa, cioè un insieme di regole, un modo di gestire e di condurre l'azienda, un contesto ambientale intessuto di convenzioni anche tacite, radicate all'interno della struttura della persona giuridica, che hanno di fatto favorito, colposamente, soggetti indagati per gravi reati che sono stati in grado di infiltrarsi nelle maglie della struttura societaria".

 








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