Milano
In Lombardia si usano i droni per difendere le coltivazioni
L'assessore Fabio Rolfi: "Il nostro piano apripista a livello nazionale"
In Lombardia si usano i droni per difendere le coltivazioni
Per proteggere le piante e difendere le coltivazioni da parassiti e malattie Regione Lombardia ha sviluppato un piano che prevede l'utilizzo del drone per la distribuzione di prodotti fitosanitari a protezione delle colture, partendo dalla sperimentazione su olivo, riso e vite. Le prime attività, dopo l'approvazione del piano da parte del ministero, sono iniziate nei giorni scorsi in provincia di Pavia e di Sondrio. Presto saranno effettuate anche in provincia di Brescia.
L'assessore Fabio Rolfi: "Il nostro piano apripista a livello nazionale"
L'efficacia dei trattamenti sarà valutata mediante il calcolo della percentuale di infestazione presente su un campione di 100 olive prelevato in campo. La Lombardia diventa così la prima Regione a sperimentare l'utilizzo dei droni in difesa delle coltivazioni. "Purtroppo, la normativa nazionale non prevede l'utilizzo dei droni per l'applicazione di prodotti fitosanitari", ha commentato l'assessore lombardo all'Agricoltura Fabio Rolfi sottolineando che "il nostro piano, primo a livello nazionale, farà da apripista a tutto il comparto italiano. Da qui - ha aggiunto l'assessore - deve partire anche un adeguamento della legge".
Drone come soluzione alle nuove problematiche fitosanitarie
Perché "il drone viene ormai usato in tutto il mondo - ha continuato - e non possiamo sempre restare indietro a causa della burocrazia". Negli ultimi anni il settore olivicolo lombardo ha subi'to una crescente pressione per via del manifestarsi di nuove problematiche fitosanitarie oltre a quelle storiche, come la mosca dell'olivo, che nel complesso hanno significativamente compromesso la capacita' produttiva del comparto. Nel 2019 si e' registrata una perdita pari al 90% rispetto al triennio 2016-2018. Se nel 2020 la produzione di olive si e' attestata intorno alle 5700 tonnellate, il 2021 e' risultato un anno ancora piu' nero con una produzione di sole 1200 tonnellate.