Milano
Inchiesta su Boeri e Zucchi, Morelli: "E' il day after dell'urbanistica a Milano"
Il sottosegretario Alessandro Morelli in merito alla richiesta di arresti domiciliari per gli archistar: "La sinistra ha spremuto la città come un limone, situazione peggiore di qualsiasi fantasia"
Inchiesta su Boeri e Zucchi, Morelli: "E' il day after dell'urbanistica a Milano"
"Confido che Stefano Boeri e i suoi colleghi dimostrino rapidamente la loro totale innocenza. Tuttavia, tra l'inchiesta sulla Biblioteca Europea e quelle sull'urbanistica a Milano, sembra di assistere al 'Day After' di un settore fondamentale per l'economia della citta'." Lo dichiara in una nota il sottosegretario di Stato Alessandro Morelli, in merito alla richiesta di arresti domiciliari per l'archistar. "La sinistra", dichiara Morelli, "ha spremuto la citta' come un limone. Ora i nodi vengono al pettine, mentre in Comune viene presentato un piano casa che, dietro le quinte, gli stessi operatori criticano, paventando disastri persino a partire dalle indiscrezioni che emergono da Palazzo Marino sulle ipotesi contenute nel Pgt, in corso di ideazione dal Pd milanese".
"Il Governo cerca da mesi di mettere pezze per salvare il salvabile, ma la situazione appare peggiore di qualunque fantasia", prosegue il sottosegretario. "Intanto giace in Consiglio comunale una mozione a favore della norma 'Salvamilano', che potrebbe aiutare le forze parlamentari a comprendere come Milano sia unita almeno sulla soluzione di uno dei problemi che affliggono il settore. Attendiamo fiduciosi l'approvazione del testo, richiamando il Pd alle sue responsabilita'", conclude Morelli.
Inchiesta su Boeri e Zucchi, il gip ha respinto una richiesta di sequestro preventivo da 5,2 milioni
Nel frattempo si apprende che il gip di Milano, Luigi Iannelli, ha respinto una richiesta di sequestro preventivo ai fini della confisca di 5,2 milioni euro nell'ambito dell'inchiesta sul presunto condizionamento del concorso internazionale per il progetto della realizzazione della Biblioteca europea di informazione e cultura. I pm Paolo Filippini-Mauro Clerici-Giancarla Serafini, coordinati dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, contestano che gli architetti Stefano Boeri e Cino Zucchi in concorso con i colleghi vincitori del bando di gara di aver "incamerato il profitto del reato" quantificato in quasi 400 mila euro per "l'aggiudicazione del Bando di progetto", 3,9 milioni di euro per l'affidamento servizi di "architettura ed ingegneria riguardanti e la prestazione di progettazione definitiva, esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione" e 985 mila euro "architettura ed ingegneria riguardanti la prestazione di direzione lavori e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione".