Milano
Lago di Como, tangenti e appalti: quattro arresti
Quattro arresti da parte della Guardia di Finanza per la vicenda degli appalti per le paratie sul lungolago di Como
Quattro provvedimenti cautelari nei confronti di altrettante persone coinvolte nelle indagini relativi agli appalti per la costruzione delle paratie sul lungolago di Como. In azione i militari del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza comasca. Due delle ordinanze emesse dal gip riguardano un dirigente del Comune di Como, Pietro Gilardoni (per i reati di abuso in atti d’ufficio, turbativa nella scelta del contraente e corruzione), e di un architetto libero professionista comasco, Roberto Ferrario (per il reato di corruzione), per i quali è stato chiesto il carcere. Domiciliari richiesti per un altro dirigente del Comune di Como, Antonio Ferro (per i reati di abuso in atti d’ufficio e turbativa nella scelta del contraente) e un imprenditore edile, Giovanni Foti (per il reato di turbata libertà degli incanti).
La vicenda ha radici nel 2008, con la costruzione di recinzioni in legno e ferro che rovinano il panorama divenuta operativa sotto la giunta guidata da Stefano Bruni ed ereditata nel 2012 da Mario Lucini. Una operazione su cui gravano ipotesi di tangenti.