Milano

Leoncavallo, Osnato (FdI): "Bando del Comune? Torni la legalità..."

Il deputato milanese Marco Osnato sulle notizie relative ad un bando del Comune di Milano che sembra pensato per trovare uno spazio al centro sociale Leoncavallo: "Risorse che Sala dovrebbe destinare altrove"

Leoncavallo, Osnato (FdI): "Bando del Comune? Torni la legalità..."

"Leggo che il Comune di Milano starebbe predisponendo un bando per l'assegnazione di un immobile di proprietà comunale in via San Dionigi. La cosa che sorprende è che i succitati organi di informazione danno già per scontato che questa sarebbe la soluzione definitiva per il centro sociale (?) Leoncavallo, e che tutto ciò si svolgerebbe senza un passaggio consiliare". Così Marco Osnato, deputato milanese di Fratelli d'Italia.

"Sempre leggendo le cronache, non si comprende come il prefetto, il questore, il comandante dei carabinieri, il sindaco e i principali funzionari del Comune possano ipotizzare una soluzione definitiva tramite un bando che ancora non esiste e che dovrebbe contenere prescrizioni trasparenti, generali e astratte", prosegue l'esponente di FdI.

Osnato: "Perchè la sinistra pensa a regolalizzare un centro al di fuori di ogni regola e norma?"

"Non potendo pensare che si voglia addivenire a un bando ‘pilotato’, immagino che siano notizie prive di fondamento: anche perché, a causa di questi 'antagonisti', lo Stato si trova a dover pagare 3 milioni di euro ai proprietari dello stabile attualmente occupato", aggiunge Osnato. Che si chiede: "Perché la sinistra milanese pensa a 'regolarizzare' un centro sociale noto in passato per le violenze perpetrate dai suoi occupanti e, più di recente, per gli schiamazzanti eventi organizzati al di fuori di ogni regola e norma? Forse Sala non ritiene che ogni risorsa disponibile del Comune debba essere rivolta ai più bisognosi, anziché a quattro viziati che ritengono di vivere sulle spalle degli altri?". "Certi che le istituzioni serie non si presteranno a questa 'scorciatoia', chiediamo agli occupanti del Leoncavallo di restituire l’immobile di via Watteau, rinnegare le violenze antidemocratiche del passato e partecipare a bandi con le stesse regole che tutti gli altri sono chiamati a rispettare", conclude Osnato.

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