Milano
Lodi, bestemmia in Commissione: bufera sul consigliere comunale
Incidente per Francesco Milanesi, che lascia il microfono acceso durante una commissione e prorompe in una espressione blasfema
Lodi, bestemmia in Commissione: bufera sul consigliere comunale
Una bestemmia infiamma la campagna elettorale per il Comune di Lodi. A proferirla è stato Francesco Milanesi, attuale consigliere di opposizione che si candida per un nuovo mandato a supporto del candidato sindaco di centrosinistra Andrea Furegato. L'imprecazione durante la seduta della commissione comunale welfare del 14 aprile (giovedì santo, per giunta): le parole di Milanesi sono state dunque non solo udite da molti, ma anche registrate e inevitabilmente finite sui social. Aveva inavvertitamente lasciato aperto il microfono e, rispondendo ad una telefonata, si è fatto sfuggire l'espressione blasfema.
Bestemmia in commissione a Lodi, Canevari (Lega): "Va oltre la vergogna"
Come ha riportato il quotidiano Il Giorno, ad andare all'attacco è stato Alessandro Canevari, segretario cittadino della Lega, che ha chiesto a Furegato di prendere le distanze da Milanesi rinunciando a candidarlo: "È una cosa che va oltre la vergogna. Perché al di là del fatto che l'interessato pensava di avere il microfono spento, Milanesi, durante una seduta di commissione, in cui per altro beneficia di un gettone di circa 50 euro, dimostra chiaramente a tutti i cittadini di non occuparsi affatto di ciò che riguarda la seduta".
Milanesi: "Sono cattolico. Chi è senza peccato..."
Furegato non sembra ancora aver preso pubblicamente posizione, mentre Milanesi ha cercato di giustificarsi: "Sono stato raggiunto da una telefonata di lavoro durante la commissione. Il microfono era erroneamente acceso e mi è sfuggita una infelice esclamazione. Come cattolico sono naturalmente un peccatore e in tal senso devo rispondere ad altri e alla mia coscienza, cosa che ho fatto, come sempre.
Ma Milanesi contrattacca: "Il fatto che qualcuno provi a trasformare mie eventuali trasgressioni come credente in una religione, che consente il pentimento, fa solo sorridere visto che i predicatori improvvisati farebbero meglio a ricordarsi che solo chi è senza peccato può scagliare pietre"