Milano

Lodi, morta ristoratrice. Ipotesi suicidio dopo gogna. Polemica su Lucarelli

Redazione

È di Giovanna Pedretti il cadavere ritrovato nelle acque del Lambro a Sant'Angelo Lodigiano. La polemica social con Lucarelli per una recensione online

Lodi, morta ristoratrice. Ipotesi suicidio dopo gogna. Polemica su Lucarelli

È di Giovanna Pedretti il cadavere ritrovato nelle acque del Lambro a Sant'Angelo Lodigiano. La donna risulta essere arrivata sul posto a bordo della sua Fiat Panda, ora posta sotto sequestro dagli investigatori. La commerciante nei giorni scorsi aveva risposto ad una recensione sul suo ristorante ad un cliente che si lamentava della presenza di gay e disabili. L'ipotesi che sta prendendo piede è quella di suicidio.

"A tavola a fianco di gay e un disabile": il giallo della recensione

"Mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay. Non mi sono accorto subito perché sono stati composti, e il ragazzo in carrozzina mangiava con difficoltà. Mi spiaceva ma non mi sono sentito a mio agio. Peccato perché la pizza era eccellente e il dolce ottimo, ma non andrò più", era la recensione del ristorante, alla quale Pedretti aveva risposto:  "Il nostro locale è aperto a tutti e i requisiti che chiediamo ai nostri ospiti sono l'educazione e il rispetto verso ognuno. Le sue parole di disprezzo verso ospiti che non mi sembra vi abbiano importunato mi sembrano una cattiveria gratuita e alquanto sgradevole". E poi l'invito definitivo: "A fronte di queste bassezze umane e di pessimo gusto... credo che il nostro locale non faccia per lei. Non selezioniamo i nostri clienti in base all'orientamento sessuale e men che meno la disabilità. Le chiedo gentilmente di non tornare da noi a meno che non ritrovi in sé i requisiti umani che nel suo atteggiamento sono mancati".

Il post su facebook del'11 gennaio e la recensione scomparsa

Il post su facebook risaliva all'11 gennaio. Era lo screenshot della recensione di un cliente scontento e della risposta della proprietaria Giovanna Pedretti che gli ha chiesto di non tornare nel locale. Ma la recensione in rete non si trovava traccia. La ristoratrice aveva raccontato che il cliente l'aveva tolta poche ore dopo averla messa, a inizio estate; poi però il cliente si è ripresentato al ristorante e lei, dopo avergli detto che non c'era un tavolo per lui, ha pubblicato lo screenshot. Alle domande sui dubbi perché il carattere del post non era quello delle recensioni di Google, ha detto che non aveva "risposta da dare", come ricostruisce Ansa.

L'autopsia sulla ristoratrice: disposto l'esame tossicologico

 E' prevista per mercoledì o giovedì prossimo, all'Istituto di Medicina legale di Pavia, l'autopsia sul cadavere di Giovanna Pedretti, la ristoratrice travolta da una tempesta mediatica e trovata morta ieri pomeriggio nel fiume Lambro a Sant'Angelo Lodigiano. La Procura ha disposto anche l'esame tossicologico. L'inchiesta, al momento conoscitiva, dovrebbe presto diventare a carico di ignoti. L'ipotesi finora più accreditata dagli investigatori è quella del suicidio.

La ristoratrice e i dubbi sulla recensione "fake"

Il caso era stato ripreso anche da Selvaggia Lucarelli e dal compagno, Lorenzo Biagiarelli. "Mi dispiace moltissimo della morte della signora Giovanna, e il mio pensiero va alla sua famiglia. Mi dispiace che pensiate che la ricerca della verità possa avere queste conseguenze. Ci tengo a respingere con forza le accuse di ‘odio social’ e ‘shitstorm’ dal momento che la signora Giovanna, in questi due giorni, non ha ricevuto dalla stampa che lodi e attestazioni di stima, e solo qualche sparuto e faticoso tentativo di ristabilire la verità che, in ogni caso, non ha e non avrebbe mai avuto pari forza", si è difeso Biagiarelli in un post pubblicato stasera su Facebook.

"Vi invito solo, se davvero pensate che la signora Giovanna si sia tolta la vita per un inesistente ‘odio social’, a riflettere sul concetto di verità. Se ogni persona che tenta di ristabilire la verità in una storia, grande o piccola che sia, dovesse temere questo epilogo a quel punto dovremmo chiudere tutto, giornali e social. I messaggi di odio che mi state scrivendo sono invece, quelli sì, di una tale violenza e quantità che effettivamente, anche a una persona non troppo fragile, potrebbero fare pensare a un gesto estremo. Io, nel frattempo, continuerò a cercare la verità nelle cose", ha aggiunto Biagiarelli.

Lucarelli: "Non c'era stata alcuna gogna"

 "Si sta parlando di gogna, ma di fatto non c'era manco stata questa gogna di cui si sta parlando sui social". Lo scrive in una storia su Instagram Selvaggia Lucarelli, dopo che è stata trovata morta morta Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria 'Le Vignole' di Sant'Angelo Lodigiano, in provincia di Lodi, balzata agli onori della cronaca per la risposta a una recensione di un cliente su Tripadvisor che si lamentava della presenza di gay e di un disabile nel locale, risposta in cui aveva detto che il locale era "aperto a tutti" e aveva chiesto all'autore della critica di "non tornare" nella pizzeria. Nelle scorse ore, però, sui social erano circolati dubbi sulla veridicità della recensione negativa, ipotizzando che fosse stata scritta dalla proprietà stessa.

Figlia della ristoratrice a Lucarelli: "Cerchi pure la sua prossima vittima"

"Cerchi pure la sua prossima vittima": Fiorina D'Alvino, la figlia di Giovanna Pedretti, la ristoratrice trovata morta nel Lambro dopo le polemiche per una recensione al suo locale e conseguente replica, lo ha scritto in una storia su Instagram questa mattina rivolgendosi a Selvaggia Lucarelli. Nel post del profilo privato Instagram di cui il Corriere ha pubblicato lo screenshot, Fiorina riporta la parte di una storia della Lucarelli e in rosso ha sovrascritto che "L'accanirsi è pericoloso. Grazie cara 'signora' per aver massacrato per via mediatica la mia mamma. Cerchi pure la sua prossima vittima". 

Salvini: "Sinistra spietata con i deboli"

SALVINI - "La lezione degli ultimi giorni che arriva dalla sinistra e dai suoi giornalisti: si possono attaccare un ragazzo mutilato da uno squalo, una pizzaiola sospettata di una recensione fake (oggi trovata senza vita), si possono usare un padre morto e una dolorosa storia familiare per ferire la premier, ma si omaggia la star di Hollywood che scappa dal processo a Matteo Salvini. A sinistra non cambieranno mai: spietati con i deboli e con gli avversari, servili con gli amici. Vergogna". Così una nota della Lega.







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