Milano

Lombardia, da CdM ok a riforma sanitaria. Bagarre su "modifiche migliorative"

Il consiglio dei ministri ha approvato la nuova legge sanitaria della Lombardia. Lo comunica Letizia Moratti su Twitter. Ma è polemica sulle modifiche al testo

Lombardia, il Consiglio dei ministri approva la riforma sanitaria

Il consiglio dei ministri ha approvato la nuova legge sanitaria della Lombardia. Lo comunica la vicepresidente e assessora al Welfare della Regione Letizia Moratti su Twitter. "Con questa legge la Lombardia è la prima Regione italiana che dà piena attuazione al Pnrr", scrive Moratti. La vicepresidente sottolinea anche che, nonostante l'esecutivo abbia dato formalmente l'ok alla nuova normativa, "ha consentito alla Regione di fare propri alcuni suggerimenti che apporteranno un ulteriore miglioramento del testo escludendo qualsiasi ipotesi di impugnativa".

Riforma sanità, il Pd: "Regione minimizza, ma il contraccolpo sarà forte"

Nelle ore successive al tweet della Moratti si è scatenata la bagarre politica. L'interpretazione data dal Pd al via libera del consilio dei ministri alla riforma lombarda è stata infatti diversa, in particolare nella parte che parla di "suggerimenti" per migliorare ulteriormente il testo.

"La riforma Fontana-Moratti della sanità lombarda dovrà tornare in Aula ed essere modificata in alcuni aspetti sostanziali su cui il Pd aveva dato battaglia in Consiglio. Solo a patto di modificare la propria legge, la Regione ha potuto evitarne l’impugnativa da parte del Consiglio dei ministri. Non male per una normativa che doveva correggere le storture della riforma precedente, quella che ci ha portati disarmati davanti alla pandemia",  hanno dichiarato il segretario regionale Vinicio Peluffo e il capogruppo in Regione Fabio Pizzul.

I due dem proseguono:  "Vediamo già che in Regione minimizzano tutto, ma il contraccolpo sarà forte, anche perché la Lombardia rimane con un sistema fortemente incentrato sugli ospedali e debole sulla sanità territoriale, e non bastano le inaugurazioni a ciclo continuo di case della comunità per raddrizzare la rotta, soprattutto se si riducono a un cambiamento di targhe sulla porta, senza i servizi promessi. Il sistema di accreditamento e l'integrazione sociosanitaria sono elementi fondamentali per un servizio sanitario davvero vicino ai cittadini. Di questo la legge non si è occupata a sufficienza. I lombardi hanno bisogno di una sanità migliore, ma questo accadrà solo quando cambierà chi governa da trent’anni Regione Lombardia".

La nota dell'assessorato Welfare: "La riforma non tornerà in aula"

Ma poco dopo è giunto un chiarimento dall'assessorato al Welfare: la legge 22/2021 di riforma della Sanita' regionale lombarda, approvata oggi dal Consiglio dei Ministri, non tornera' in Aula. I suggerimenti accolti riguardano esclusivamente aspetti di natura tecnica e formale che non incidono sull'impianto complessivo della legge e sugli obiettivi di potenziamento della sanita' territoriale.

Comazzi (Forza Italia): "Dal Pd polemica inesistente"

La chiosa è giunta da Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Regione Lombardia: "Nella fretta di cavalcare una polemica inesistente il Pd lombardo ha collezionato l'ennesima brutta figura. Mentre in un loro comunicato stampa si affermava con una certa sicumera che la riforma Moratti sarebbe dovuta tornare in aula per delle modifiche, il Consiglio dei ministri disponeva il via libera al testo approvato dal Consiglio regionale lombardo, decidendo di non impugnare la legge". "I suggerimenti - aggiunge Comazzi - riguardano infatti aspetti di natura tecnica e formale che non incidono sull'impianto complessivo della legge. Parafrasando uno slogan del loro ex leader di partito, potremmo dire che come al solito ci troviamo di fronte ai soliti gufi che, non essendo capaci di costruire nulla, sperano di distruggere il lavoro altrui".

Di Marco (M5S): "Moratti venga a riferire in aula"

Ma sono quindi stati i Cinque Stelle a rilanciare la polemica. Così il consigliere regionale Nicola Di Marco: "L'assessore Moratti, invece di scrivere tweet, venga immediatamente in aula a riferire sui rilievi mossi del Governo alla sua riforma sanitaria". "Oggi Letizia Moratti conferma la necessita' di apportare modifiche alla (non)riforma della sanita' lombarda, ma arriva fuori tempo massimo. La Giunta leghista dimostra ancora una volta di non essere capace nello scrivere le leggi", commenta Di Marco. "Il M5s e' pronto a dare nuovamente battaglia in aula - aggiunge - e ad utilizzare tutti gli strumenti possibili a disposizione, per mettere fine ad oltre vent'anni anni di politiche sbagliate lontane dai bisogni della cittadinanza ma molto vicine a chi intende la sanita' come un business".








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