Lombardia, si impallano anche le "voting machine"
Il voto elettronico debutta in Lombardia per il referendum sull'autonomia, il governatore Maroni lo elogia. Ma i problemi rimangono
Lombardia, si impallano anche le "voting machine"
Il voto elettronico debutta in Lombardia per il referendum sull'autonomia, il governatore Roberto Maroni lo elogia e lo promuovere ("l'ho già detto al ministro Minniti che in futuro per la Lombardia la via del voto è quella"), ma non sono mancate criticità e polemiche. Tanto che lo spoglio del voto, invece di completarsi nel giro di due ore dalla chiusura dei seggi come si attendeva, è andato a rilento e a oltre dieci ore dalla conclusione delle votazioni i risultati ufficiali non sono ancora arrivati. Sullo stesso sito della Regione Lombardia in piena notte è comparso un comunicato che spiegava come si fossero "registrate alcune criticità tecniche nella fase di riversamento dei dati delle rimanenti voting machine" e quindi lo spoglio si è fermato al 95% delle 24 mila voting machine.
"Il sistema ha funzionato in piena sicurezza, i paventati attacchi hacker non si sono visti", ha però ribadito Maroni. Intanto il Codacons ha annunciato che presenterà un esposto alla Corte dei Conti per valutare il possibile spreco di denaro pubblico per l'acquisto di tablet anche davanti alle "numerose segnalazioni di cittadini che hanno lamentato il cattivo funzionamento di numerosi apparecchi".