Milano
Lucarelli contro Fedez: "Audio dallo psicologo? Narcisismo esibizionista"
Si alimenta il dibattito sulla scelta di Fedez di condividere gli audio in cui parla in lacrime della sua malattia con lo psicoterapeuta
Lucarelli contro Fedez: "Audio dallo psicologo? Narcisismo esibizionista"
Si alimenta il dibattito attorno alla scelta di Fedez di condividere sui social gli audio della sua seduta dallo psicologo risalente al giorno in cui scoprì di avere un tumore al pancreas. Negli audio si sente il rapper milanese scoppiare in lacrime ed esternare il proprio sgomento all'idea che i suoi figli potrebbero non ricordarsi di lui. Una scelta dettata dalla volontà di infondere coraggio ad altri che dovessero trovarsi nella sua stessa situazione. Ma che è stata anche criticata.
Lucarelli contro Fedez: "Narcisismo ed esibizionismo, se questa è psicoterapia io sono Joe Biden"
Nettissima la presa di posizione di Selvaggia Lucarelli, che in un post su Instagram ha commentato: "Registrarsi e postare la propria seduta di psicoterapia non è normalizzare la psicoterapia. Bisogna smettere di utilizzare il verbo "normalizzare" per camuffare le più svaruate forme di narcisismo/esibizionismo/incapacità patologica di conservare una sfera privata". Ed ancora: "Poi un giorno parleremo anche di quanto possa essere un percorso autentico ed efficace la psicoterapia fatta a favore di microfono e/o telecamere, prevedendo/sapendo che quello che dirai sarà ascoltato o visto da milioni di persone. Se questo è fare un serio percorso terapeutico io sono Joe Biden".
Fedez e gli audio sui social: "Non pensavo di scatenare un tale dibattito sulla psicoterapia"
Fedez ha parlato delle critiche ospite del programma 105 Friends su Radio 105: “Io non avevo idea che avrebbe potuto scatenare un dibattito così grande all'interno della comunità psichiatrica o della psicoterapia. Il mio tema è semplice: innanzitutto registrare le sedute è una cosa normalissima che si fa, pubblicarla un po' meno. Io soffro di insonnia, mi sveglio molto presto la mattina, tipo alle 5, alle 6. Io non avevo mai riascoltato quell’audio, quella mattina me lo sono riascoltato e ho cominciato a piangere come un cretino. Io sto cercando di tenere aperta la finestra della mia malattia per non dimenticare, quella finestra mi aiuta a rivalutare le priorità della mia vita, quindi riascoltando quell’audio per un attimo sono tornato indietro a quando ho scoperto di avere questo tumore e l’unica testimonianza che avevo era Google che mi diceva che sarei morto da lì a sei mesi, come capita sempre qualunque cosa di salute cerchi su Google”.
Fedez: "Volevo una carezza pubblica. Chi mi critica? Non faccio la lotta nel fango con i maiali"
“Io nella seduta dico ‘Io non ho paura di morire, ho paura che i miei figli non si ricordino di me’ ed è una sensazione di dissociazione brutta, ti senti strano, dici ‘non sto vivendo bene questa cosa’ e quindi dire ‘Guardate che se in questo momento anche solo una persona sta vivendo quella sensazione che anch'io l'ho vissuto e ne sono uscito più o meno decentemente, forse ti fa sentire un po’ più su”.“Un'altra cosa che c'è da dire è che le persone non fanno le cose per un solo motivo, le persone si mobilitano per una serie di motivazioni. Ovvio che in quello che ho fatto c'era anche la voglia di avere una carezza pubblica o di voler esorcizzare il male che ho provato, c'era questo ma c'era anche dell'altro. Quindi oggi leggere i giornalisti che mi danno del narcisista come se dicessero che sono un c******* . Ecco, io cito George Bernard Shaw: ‘Non mi piace fare la lotta nel fango con i maiali, uno perché ti sporchi tutto, ma soprattutto perché ai maiali piace’”