Milano
Mensa dei poveri: udienze sino ad ottobre, per Caianiello rito abbreviato
Maxi inchiesta Mensa dei poveri sul presunto sistema di mazzette, appalti, nomine pilotate e finanziamenti illeciti in Lombardia: 102 a processo
Mensa dei poveri: udienze sino ad ottobre, per Caianiello rito abbreviato
Inchiesta Mensa dei poveri sul presunto sistema di mazzette, appalti, nomine pilotate e finanziamenti illeciti in Lombardia: dovrebbe concludersi a fine ottobre la maxi udienza che vede ben 102 imputati davanti al gup di Milano Natalia Imarisio. Fa il punto Ansa, riefrendo che ieri nell'aula della Fiera di Milano il giudice ha aggiornato il calendario rinviando al prossimo 10 settembre nell'aula bunker davanti al carcere di San Vittore per chi ha scelto la strada dei riti alternativi: abbreviati e patteggiamenti. Tra questi quattro, anche l'ex coordinatore di Forza Italia a Varese Nino Caianiello, il presunto "burattinaio" del sistema e che ha collaborato a lungo nell'inchiesta dei pm Bonardi, Furno, Scudieri. Per lui la pena ipotizzata e' di 4 anni e 10 mesi.
Con rito ordinario saranno invece processati altri politici, come gli azzurri Lara Comi, Pietro Tatarella, Fabio Altitonante e il patron della Tigros Paolo Orrigoni. Tra le parti civili i comuni di Milano e Gallarate, Amsa, Accam spa e Afol Metropolitana.
Archiviata accusa finanziamento illecito Comi e Bonometti
Il gip di Milanoha archiviato un'accusa di finanziamento illecito per 31mila euro che era contestata all'ex europarlamentare di FI Lara Comi e all'industriale bresciano titolare della Omr holding e presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti. Lo rende noto il legale dell'ex eurodeputata, l'avvocato Gian Piero Biancolella. La Procura milanese aveva stralciato mesi fa questa imputazione per la richiesta di archiviazione. Comi, si legge in una nota, "ha appreso con soddisfazione che l'accusa di aver ricevuto finanziamenti illeciti disposti dal presidente Bonometti e' stata archiviata". Per Comi e' in corso, invece, l'udienza preliminare per accuse di corruzione, truffa al Parlamento europeo e false fatture legate ad altre vicende nell'inchiesta milanese cosiddetta 'mensa dei poveri', nella quale sono imputate in totale oltre 100 persone. E' caduta ora l'accusa per lei e per l'industriale, non coinvolto in altre imputazioni dell'indagine, di finanziamento illecito. "Ieri l'avvocato Gian Piero Biancolella difensore della dottoressa Comi - si legge nel comunicato - nell'ambito dell'udienza preliminare ha illustrato i motivi ed i documenti che consentono pur in presenza dei limiti di valutazione del giudice dell'udienza preliminare, che questi pronunci sentenza di non luogo a procedere". In particolare, la difesa ha sottolineato "le molteplici contraddizioni intrinseche che si rinvengono nelle dichiarazioni di chi l'ha accusata, contrastate anche da documenti e che documentalmente e' stata anche provata l'insussistenza di tutti gli addebiti mossi".
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