Milano
Mercato ittico: un terzo dell'export italiano è lombardo
Il mercato del pesce fresco a Milano si sa che e' uno dei piu' grandi d'Italia. Lo stesso vale per il mercato del pesce conservato e lavorato: dalla Lombardia parte oltre un terzo dell'export italiano (35,8%) per un valore che nei primi tre mesi del 2015 raggiunge quasi i 33 milioni di euro, +8,4% rispetto allo stesso periodo del 2014. E' quanto emerge da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat e registro imprese al I trimestre 2015 e 2014. Il pesce lavorato e conservato parte soprattutto da Como (84,7% del totale regionale). Seguono Brescia (5,2%), Milano (2,2%) e Lodi (1,6%). Nel 2015 i principali Paesi di destinazione sono Germania e Grecia (11,2% del totale verso il mondo), seguiti da Austria (+13%), Svizzera e Arabia Saudita. E sono oltre 1.400 le imprese ittiche, tra produzione e commercio di pesce fresco e conservato, attive in Lombardia nel 2015, una su venti in Italia, +3,5% in un anno. Sono soprattutto commercianti all'ingrosso (779, +8,5%) o al dettaglio ambulante (246) di pesce. Il maggior numero di attivita' sono a Milano, Brescia, Varese e Bergamo.
Da dove arriva il pesce sulle tavole lombarde? Soprattutto dalla Spagna, per un import di circa 56 milioni di euro in tre mesi. In forte crescita l'Indonesia, seguono Paesi Bassi, Thailandia, Ecuador e Danimarca. Pesce conservato: l'Italia in tre mesi importa per quasi un miliardo di euro. Quasi dieci volte di piu' di quanto esporta. Ma sia l'import che l'export sono in aumento: rispettivamente +13,3% e +9,5%. E nel settore ittico, che tra produzione e commercio conta oltre 29 mila imprese (+1,9%), prima Napoli con 2.170 attivita' (+4% in un anno) seguita da Rovigo con 2.119 (+1,5%). Vengono poi Ferrara, Roma e Venezia. "La pescheria di fiducia e' un valore aggiunto per il consumatore - sottolinea Angelo Valentini, consigliere Assofood (Confcommercio Milano) referente per l'ittico - per la garanzia su qualita' e freschezza ed i consigli sui modi migliori per consumare i prodotti ittici. Continua ad essere interessante la domanda per il pesce da mangiarsi crudo. Preoccupa, in generale, il calo dei volumi di pescato nazionale, ma anche i quantitativi di pescato di qualita' dall'estero (branzini, orate, dentici, scorfani) sono in diminuzione. E cio' finisce inevitabilmente per avere ripercussione sui prezzi".