Milano, come aiutare i bambini ucraini in fuga dalla guerra - Affaritaliani.it

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Milano, come aiutare i bambini ucraini in fuga dalla guerra

Sono già molte le famiglie che hanno dato la loro disponibilità ad ospitare temporaneamente nelle loro case i bambini in fuga dall'Ucraina

Come ospitare bambini ucraini in fuga dalla guerra

Come aiutare i bambini ucraini che passano la frontiera e arrivano in Italia per sfuggire dalla guerra? Secondo le prime stime dell’Unicef, sarebbero oltre un milione i bambini in fuga dall’Ucraina, su circa 2,3 milioni di persone che si stanno muovendo dall’Ucraina verso le frontiere europee. Non mancano bambini in fuga, da soli, senza genitori. 

Cosa si può fare per i bambini in arrivo? Sono già moltissime le famiglie italiane che si sono dette disponibili ad ospitare i i bimbi ucraini nelle loro case. Le offerte di accoglienza si stanno moltiplicando anche a Milano e in Lombardia. Il Consiglio Nazionale dei Diritti Infanzia e Adolescenza (Conadi) ha precisato che si tratta di “accoglienza temporanea di bambini ucraini”, non si tratta dunque di adozione o di affido internazionale e che c’è alcuna possibilità che i bambini vengano adottati in futuro. “Nel pieno rispetto delle normative vigenti – si legge sul sito Conadi – “i minori verranno affidati d’intesa con ambasciata ucraina, prefetture, tribunali e procure dei minori”.

Quanti volessero dare la propria disponibilità all’accoglienza temporanea, informa Conadi, possono “inviare esclusivamente a mezzo email la disponibilità indicando: nome, cognome, residenza, numero di telefono, numero di bambini ospitabili (uno, due, o nucleo familiare), età del bambino ospitabile, presenza di altri minori o anziani o animali in casa, periodo di disponibilità all’accoglienza”. Cosicché “una volta raccolte tutte le disponibilità, Conadi provvederà a contattare l’interessato e a fornire tutte le informazioni necessarie" si legge ancora sul sito.

Aiuti all'Ucraina, l'elenco delle associazioni mobilitate

Chi desidera aiutare i bambini ucraini in fuga dalla guerra più rivolgersi a queste associazioni di volontariato:

Unicef, in Ucraina è presente dal 1997. Accetta in particolare donazioni: donatori@unicef.it - info@unicef.it - Comitati Provinciali e Regionali.

Save the Children: è una delle principali organizzazioni impegnate in Italia e nel mondo per salvare le bambine e i bambini e garantire la loro crescita anche nei casi di emergenza: info.italia@savethechildren.org.

CivicoZero: è una onlus che fa capo a Save the children che da oltre 10 anni accoglie i minori stranieri non accompagnati che arrivano soli in Italia: civicozero@civicozero.eu

M'aMa – Dalla parte dei bambini, è l’associazione o rete delle MammeMatte, gruppo di professioniste del sociale e mamme adottive, affidatarie, biologiche che opera a tutela dell’infanzia che ha varato il progetto #ospitazione per l’emergenza Ucraina ricevendo già oltre 16 mila disponibilità di famiglie aperte all’accoglienza in collaborazione con autorità, centri d’accoglienza, Servizi sociali: mamadallapartedeibambini@gmail.com

Il Comune di Milano si è organizzato per fronteggiare l'emergenza umanitaria, anche per supportare le famiglie dei circa 8.000 cittadini milanesi di origine ucraina e tutti i profughi che dovessero arrivare in città in fuga dal Paese. È possibile farlo compilando il modulo online messo a disposizione del consolato in lingua ucraina. Inoltre, il Comune sta anche attivando delle collaborazioni con il Terzo settore per mettere insieme le disponibilità della città per raccogliere l’offerta delle famiglie che vogliono ospitare i bambini o famiglie di rifugiati nelle proprie case, in collaborazione anche con Refugees welcome Italia.

Attive anche Croce Rossa e ActioAid per supportare e proteggere donne a bambini in fuga, attraverso una campagna di raccolta soldi e di segnalazioni.

La comunità di Sant’Egidio ha avvitato una doppia iniziativa per sostenere con aiuti materiali chi in queste ore sta giungendo in Italia dall’Ucraina e per favorire, in particolare, le adozioni a distanza di bambini. Si può dare la propria disponibilità anche scrivendo all’indirizzo: info@santegidio.org.

 

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