Milano

Olimpiadi Milano-Cortina: Sala, "Priorità a governance, servono i più capaci"

Per il sindaco è fondamentale accordarsi sulla governance: "non vengano chiamati gli amici degli amici degli amici, ma i più bravi"

Olimpiadi Milano-Cortina: Sala, "Priorità a governance. Bisogna scegliere i più capaci"

"Cosa mi sento di dire a quel pezzo di Paese che rema contro? Mi viene difficile interloquire con chi è contro ad ogni costo. Io ho un caratterino, quindi quando una cosa non gli va bene si fa sentire, ma mi sento solo di dire che non ho altre soluzioni che continuare con l'idea che lo sviluppo sta con la solidarietà e viceversa. Non possiamo prenderci cura di chi ha di meno se non cerchiamo di sviluppare il Paese, di investire e di andare avanti. Questa è un po' la regola milanese ma io non ne conosco un'altra". Così il sindaco di Milano Beppe Sala ai microfoni di Rtl 102.5 dopo l'assegnazione avvenuta ieri a Losanna a Milano-Cortina dei Giochi olimpici invernali del 2026. "Io insistevo dall'inizio che sulla candidatura il nome di Milano dovesse essere all'inizio non per chissà quale orgoglio ma perché oggi è un prodotto che si vende bene nel mondo -prosegue il primo cittadino del capoluogo lombardo-. Quindi è chiaro che ci sentiamo responsabili e che portiamo il nostro valore all'Italia, ora bisogna non sbagliare. Dobbiamo evitare di perdere tempo sennò poi ricorriamo alle scorciatoie, ai commissari, ai poteri e io ho pagato il prezzo di tutto ciò sulla mia pelle". "Le priorità? La governance. Bisogna capire con che formula societaria, come si selezioneranno le persone che si occuperanno di questo percorso. Quindi questa è per me la cosa più importante e qui la politica deve avere la capacità di fare un passo indietro e affidarsi a persone capaci. Poi il mondo pubblico è complesso, non inventiamoci che andiamo a prendere l'uomo o la donna del marketing da azienda privata con poca esperienza delle regole pubbliche, però la politica non deve invadere i terreni altrui, e lo dico a me stesso". 

Per quanto riguarda il suo atteggiamento nei confronti del governo dopo l'assegnazione dei Giochi, Sala aggiunge: "Con la Lega abbiamo lavorato. Non vorrei fare polemiche, il problema è che alla fine poi mi trovo sempre da solo in queste situazioni, e con ciò difendo un po' il modello Milano. Ognuno la vede a modo suo, è chiaro che penso che la politica si debba dividere su questioni sociali, non su iniziative come queste che è evidente che portino beneficio, quindi non perdiamo tempo a discussioni su questa cosa". E sull'ipotesi di presenziare alla cerimonia inaugurale delle olimpiadi del 2026 allo Stadio Giuseppe Meazza da sindaco, dunque ripresentandosi per un nuovo mandato, Sala replica: "Ci penseremo a fondo, certamente non è un'ipotesi che escludo, magari può essere uno stimolo in più ma adesso voglio godermi ancora un po' il successo e poi con calma penseremo a tutto". "Ai milanesi, ma anche agli italiani, voglio dire di uscire dai luoghi comuni secondo cui gli italiani sono incasinati, non organizzati. ieri abbiamo fatto un po' gli svedesi, ci siamo presentati da grande team, in una maniera molto ordinata, facendo le cose per bene. Noi italiani abbiamo altre qualità. Basta piangersi addosso, basta attribuirsi colpe che non abbiamo, però lavoriamo", conclude il sindaco di Milano.

Sala: "Porte chiuse per il Piemonte"

Porte chiuse ora per il Piemonte, che ha tentato in extremis tramite il governatore Cirio di offrire alcuni dei propri impianti? Per Sala "oggettivamente si', perche' voglio vedere adesso chi rinuncia alle sue gare. Mi e' sembrata un'uscita strana quella del governatore Cirio, lo rispetto ma prima lavorare e poi parlare, non il contrario. Bisognava pensarci prima, questa e' una formula perfetta".

Toninelli: "No a chi pensa di fare il furbo"

"Se qualcuno pensa di fare il furbo e di gestirsi illegalmente quei soldini, con lo 'Spazzacorrotti' in due minuti avra' le manette ai polsi". Cosi' il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, oggi a Genova commentando l'assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026 a Milano e Cortina. "E' una vittoria dello sport e del sistema Italia- prosegue Toninelli- ma ora e' solo una vittoria sulla carta. Benissimo, perche' senza questa non si sarebbe potuto evidentemente fare nulla, ma ora inizia il lavoro e la vera fatica. Bisogna rimboccarsi le maniche. Dovranno essere Olimpiadi sostenibili e senza sprechi e penso che, con questo governo con i Cinque stelle, lo saranno".

 

 








A2A
ZX