Milano
Milano, Edoardo De Albertis: edilizia? Forte preoccupazione, urgente sbloccare la situazione
Ordine degli Architetti: "Non è più rinviabile la norma che faceva chiarezza sulle procedure"
Milano, Edoardo De Albertis: edilizia? Forte preoccupazione, urgente sbloccare la situazione
Dopo che le norme "Salva Milano” sono state escluse dal Dl-Casa e successivamente anche dal decreto Infrastrutture gli imprenditori sono in ansia in attesa del da farsi. Per il momento la soluzione per uscire dallo stallo sembrerebbe quella di una proposta di legge parlamentare ad hoc. Ma, appunto, non c’è nulla di definitivo.
Edilizia, gli investimenti sottoposti a iter urbanistico sono fermi
Secondo Edoardo De Albertis, CEO di Borio Mangiarotti, “tutti gli investimenti sottoposti a iter urbanistico, necessario per ottenere i permessi di costruire, sono attualmente bloccati, come riportato da Pambianco Real Estate: "La stima di un anno di ritardo si basa su un’analisi dei tempi normali di incubazione urbanistica per un’operazione immobiliare, che solitamente è di circa un anno e mezzo per le Scia o i permessi di costruire più semplici. Attualmente, questi tempi sono già scaduti, e si prevede un ulteriore anno per concludere l’iter urbanistico e ottenere i permessi”. La revisione del Piano di Governo del Territorio (Pgt) e l’intervento della Procura creano un clima di incertezza per gli investitori, rendendo difficile pianificare e condurre trattative con i venditori delle aree”.
Gli Architetti di Milano: "Ci sia un confronto positivo"
Di recente è intervenuto anche presidente dell'Ordine degli Architetti Federico Aldini: "Chiediamo certezza su questa attività legislativa e l'impegno del Governo a portare avanti questo provvedimento attesissimo per mettere fine all'incertezza che blocca, rallenta e rigetta molti progetti di sviluppo immobiliare e rigenerazione della città di Milano". Aldini ha proseguito: "Non è più rinviabile la norma che faceva chiarezza sulle procedure, perché come architetti, in questa situazione di grande confusione normativa non siamo in grado di svolgere il ruolo di tutela del "pubblico interesse" che ci è stato attribuito dalla Costituzione e ribadito dal Codice deontologico. Il mancato chiarimento normativo riguarda infatti, oltre che progetti di sviluppo futuri, molti cantieri con i lavori in corso, con il coinvolgimento di professionisti e imprese, ma anche di famiglie che hanno già venduto le loro case e firmato preliminari d'acquisto e alle quali, come tecnici, non siamo in grado di dare certezze".