Milano

Milano "di arancione non ha più nulla". Ferrero: è il Partito della Nazione

"Il centrosinistra milanese era già finito nel marzo 2015, ormai quasi un anno fa, quando Giuliano Pisapia annunciò di non volersi ricandidare sindaco. Oggi, con l’elezione del candidato Giuseppe Sala, ex-Ad Expo, il Partito Nazione irrompe a liquidare definitivamente il modello Milano. Un esito scontato: come avevamo previsto con larghissimo anticipo, le “primarie più belle del mondo” sono state solo un diversivo, un trompe-l’oeil che ha illuso grande parte di quei cittadini e di quelle cittadine che nel 2011 con la loro arancione”. Questa la dura presa di posizione del Coordinamento Possibile Milano

"Di arancione - prosegue la nota della formazione di Civati - non resta più niente, e il partito degli affari torna in scena alla non sfilarsi dalla partita primarie. Se eletto sindaco -con il sostegno di Cielle e di molto centrodestra- Sala straordinaria mobilitazione avevano dato vita alla cosiddetta “rivoluzione grande, con il fattivo contributo di quelle forze di sinistra che hanno deciso di governerà Milano in una logica aziendalistica e prefettizia: il business davanti a tutto, l’interesse dei pochi contro quello dei molti, la partecipazione civica definitivamente archiviata, l’autonomia municipale sacrificata al neocentrismo renziano. Ma le elezioni vere saranno a giugno, e la storia è ancora tutta da scrivere, in direzione di un civismo e di municipalismo che costituiscono la radice politica più viva e vera di Milano. Di una sinistra riformista radicale che può fare di Milano il punto di leva per la costruzione di un’alternativa al modello del Partito Nazione. Insieme ad altre forze, ad associazioni, a singoli cittadini e stiamo da tempo lavorando alla costruzione di una proposta unitaria. La partita vera comincia da oggi".


"Come previsto, a Milano nasce il partito della Nazione: il centro sinistra andrà alle elezioni con un candidato di destra, il candidato dei poteri forti, l'uomo dell'Expo. Le primarie del centrosinistra si svelano cioè per quello che sono: la volontà del Pd di fare un Patto del Nazareno in ogni città e soprattutto di guidare a braccetto con le destre il paese. Che questo fosse il progetto di Renzi era chiaro, dispiace che Pisapia si sia prestato fino in fondo a quest'operazione, evidenziando l'esaurimento della spinta propulsiva della sua giunta e della sua esperienza". Dura presa di posizione di Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea.

"Da parte nostra - ha sottolineato Ferrero - come abbiamo in più occasioni sottolineato, stiamo costruendo a Milano una lista civica e di sinistra, basata sul pluralismo e sulla partecipazione dal basso, che sia alternativa a questo pastrocchio che ha come unico riferimento il mondo degli affari. L'alternativa a Renzi e alle politiche neoliberiste comincia dalle città, unificando ciò che la crisi divide!"







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