Milano

Milano, caos in consiglio: Sala contro tutti su Grandi e Ambrogini

Redazione

La mozione delle opposizioni contro l'assessore fa infuriare Sala, che sposta il discorso sulla "scelta clientelare degli Ambrogini". Scontro con Barberis (Pd)

Milano, caos in consiglio: Sala contro tutti su Grandi e Ambrogini

"Qui è il momento di stabilire e dividere tra le persone perbene e quelle che non lo sono, tra quelle che lavorano, magari facendo errori, e quelle che non fanno molto  Il giorno dopo quella dimostrazione di scelta clientelare sugli Ambrogini, che il Consiglio si permetta di fare una mozione del genere contro una persona che lavora è veramente vergognoso. Una mozione del genere dopo quello che ho visto ieri è una vergogna. Io vi dico solo che una persona del genere è una persona dedita, che lavora. Nessuno di voi avrebbe potuto fare quello che l’assessore Grandi ha fatto in questi anni. Pensateci bene. Cerchiamo di stabilire un criterio milanese tra chi fa le cose e chi è solo in grado di criticare". Lo ha detto durante la seduta di consiglio comunale di giovedì 16 novembre il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervenendo in aula a difesa dell'assessora all'ambiente Elena Grandi contro la quale le opposizioni hanno presentato una mozione di sfiducia "Credo, soprattutto oggi, dopo quello che ho visto ieri, una mozione del genere e' solo una vergogna", ha concluso ribadendo che "e' il momento di dividere le persone per bene da quelle che non lo sono, quelle che lavorano dalla mattina alla sera, magari facendo errori, e quelle che non fanno molto".

I motivi della mozione contro Grandi

Le parole del sindaco sono state criticate con brusio tra i banchi dei consiglieri e da alcuni rappresentanti del comitato Baiamonti seduti in tribuna, che hanno sminuito il lavoro dell'assessore. "Non avete nessun diritto di parlare" ha detto Sala al pubblico, invitando gli agenti della polizia locale a fare sedere i contestatori. Davanti alle ulteriori lamentele, il sindaco ha aggiunto: "non si può permettere certi gesti nei confronti del sindaco. Si dovrebbe scusare. A Milano non si può fare quello che si vuole” e subito dopo ha chiesto la sospensione della seduta.

L'operato dell'assessore al Verde è finito più volte sotto i riflettori dell'opposizione ma anche di gruppi di cittadini, su tematiche che hanno suscitato una vasta mobilitazione come ad esempio quella del salvataggio dei glicini in piazzale Baiamonti. Ma le opposizioni intendevano parlare anche di mancanza di manutenzione nelle  aree verdi,  scarsa frequenza degli sfalci dell'erba,  mancata potatura delle piante,  moria delle alberature,  mancata attuazione di opere finanziate da due anni nei parchi cittadini, come spiegato da Samuele Piscina (Lega)

Monguzzi contro il suo assessore Grandi: "Non è il suo mestiere"

Diverse le tensioni emerse nella stessa maggioranza. Carlo Monguzzi, dei Verdi come Grandi, si è astenuto sulla mozione delle opposizioni. Ed ha stigmatizzato la collega per aver  "definito un sopralluogo di una commissione di 27 consiglieri con 200 cittadini presenti come un 'happening'. Questa e' una cosa gravissima: a differenza tua io penso che questo non sia il mestiere giusto quello della Grandi, non ha nessun senso istituzionale perche' chiamare due commissioni un happening e' una cosa di una gravita' terribile".  "Beppe - ha proseguito Monguzzi rivolgendosi al sindaco - te lo dico fraternamente, tu devi scusarti perche' oggi hai insultato tutto il consiglio comunale, ci hai insultato tutti. Hai detto delle cose gravissime, tu pensi che noi possiamo andare avanti per altri tre anni con questa incapacita' di questa giunta? ti faccio questa domanda".

Le scuse di Grandi: "Commissioni, non happening"

A scusarsi è invece stata Grandi:  "Volevo giustificare o scusare un'uscita troppo dura quando ho detto che la commissione doppia era un "happening". "Io non ho presenziato perche' non ritenevo quello il contesto in cui sarei dovuta intervenire spiegando le mie ragioni, che spero di aver spiegato nella parte successiva del mio intervento", ha continuato. "Mi scuso, non era un happening, ma una commissione sulla quale sappiamo tutti quanto abbiamo faticato a organizzarla - ha continuato - c'era una grande partecipazione di cittadini". "Ripeto le mie scuse per aver definito nei confronti di tutti i commissari e dei consiglieri la commissione un happening", ha concluso.

Milano, lo scontro tra Sala e Barberis (Pd) sugli Ambrogini

Ma Sala ha provocato con le sue parole sugli Ambrogini anche la reazione del capogruppo del Pd Filippo Barberis, intervenuto per interrompere Sala in auala guadagnandosi gli applausi dell'opposizione. Barberis ha evidenziato che  "se fosse vero che il Consiglio ha operato con spirito clientelare, non potrei guardarmi allo specchio", aggiungendo come quella del sindaco fosse "una considerazione molto lontana dallo spirito con cui abbiamo lavorato questi giorni", in quanto "è un lavoro complesso, ma non è stata quella la logica che ci ha guidato nelle selezioni". Sala, però, non torna indietro e rivolgendosi direttamente a Barberis dice: "se si cerca la parola 'clientelismo' su Google, appare questa definizione: sistema di rapporto basato su favoritismo in nome di un reciproco interesse. Quello che dico è che ci sono candidature agli Ambrogini per cui tu attacchi sindaco e giunta e noi ti proponiamo per l'Ambrogino. Io ritengo che questa cosa sia vergognosa, non è nel mio diritto dirlo?". E' a questo punto che Barberis interrompe il sindaco per ribadire "che non è quello lo spirito", tra gli applausi delle opposizioni. "Ribadisca quello che vuole", la secca replica di Sala. Già in giornata erano emerse tensioni e insofferenze per scelte come quella del comico Pucci.

Le opposizioni: "Da Sala parole inaccettabili"

E le opposizioni? Samuele Piscina (Lega): "L'atteggiamento del Sindaco e' di una vergognosa arroganza, tacciando i consiglieri di essere incapaci di amministrare, di aver svolto una gestione clientelare degli Ambrogini e attaccando i cittadini presenti. Insomma, una vera e propria figuraccia epocale da parte di un Primo cittadino che dovrebbe ascoltare e risolvere i problemi e che invece troppo spesso insulta e denigra il Consiglio difendendo l'indifendibile. Posso capire la netta difficolta' del Primo cittadino, ma dica chiaramente cosa intendeva con le accuse mosse e chieda scusa ai cittadini presenti per il patetico teatrino che ha regalato! I cittadini in particolar modo chiedono ascolto e condivisione, non minacce".  "Il Sindaco Sala oggi in aula consiliare ha dichiarato che 'ci sono Consiglieri per bene e non per bene" e altresì 'che gli Ambrogini sono frutto di un rapporto clientelare'. Sono dichiarazioni inaccettabili", ha aggiunto Enrico Marcora, consigliere comunale di Fratelli d'Italia.  

"Se non era soddisfatto dei nomi proposti avrebbe potuto dirlo per tempo, come fatto nei confronti di altri. Dall'alto del suo scranno il sindaco giudica tutti e guai a dirgli cosa si pensa di lui - prosegue De Chirico -. È sempre più solo e assolutamente disinteressato dal suo secondo mandato perché non dovrà più presentarsi al cospetto dei milanesi. Dopo l'esperienza come attore nel video dei Club Dogo, gli suggeriamo di provare a frequentare i salotti TV di qualche tribuna politica come commentatore tuttologo": queste le parole di Alessandro De Chirico (Forza Italia).

 

 








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