Milano
Milano, senzatetto 60enne trovato morto in un sottopasso in Centrale
Trovato morto nel sottopasso Mortirolo dietro la Stazione Centrale di Milano un senzatetto di 60 anni. Non ci sono segni di violenza
Milano, senzatetto 60enne trovato morto in un sottopasso in Centrale
Non e' stato ancora identificato il clochard trovato morto venerdi' mattina nel sottopasso Mortirolo dietro la stazione Centrale di Milano. L'uomo dovrebbe avere un'eta' intorno ai sessant'anni ed essere originario dell'Est Europa. Quando i soccorritori del 118 e gli agenti delle volanti della Questura sono intervenuti poco prima delle 8 il senzatetto era gia' deceduto. Da una prima ispezione non sono emersi segni di violenza sul corpo quindi si propende a una morte dovuta a cause naturali. Il pm di turno ha comunque disposto l'autopsia.
Senzatetto morto in Centrale, Bertolè: "Lavoriamo per una accoglienza di qualità"
"È con grande tristezza che ho appreso questa mattina del decesso di un senza dimora nel sottopasso di via Mortirolo. Dalle prime informazioni raccolte, si sarebbe trattato di morte naturale. Non sono presenti, infatti, segni di violenza. Quanto accaduto conferma purtroppo la necessità di insistere con gli interventi che i servizi sociali, con la collaborazione della Polizia Locale, hanno portato avanti per tutto l’inverno nei tunnel della stazione Centrale per cercare di intercettare e offrire un’alternativa a chi vive in quel luogo in una condizione inaccettabile". Lo dichiara l'assessore al Welfare Lamberto Bertolè in merito alla morte di un senzatetto avvenuta nel tunnel di via Mortirolo, nei pressi della Stazione Centrale.
"Stiamo lavorando per offrire un’accoglienza sempre più di qualità, potenziando i centri di piccole dimensioni, e cercando, col prezioso lavoro di assistenti sociali e unità mobili, di superare il muro della comprensibile diffidenza dietro cui molto spesso si trincera chi vive per strada da tanto tempo. - spiega Bertolè - Sul tema della grave emarginazione investiremo 8 milioni di euro nei prossimi due anni, per fare in modo che situazioni come quelle di via Mortirolo e dei sottopassi circostanti non si verifichino. La morte di quest’uomo ci addolora e ci spinge a proseguire in questa direzione", conclude l'assessore. L'amministrazione comunale fa sapere che i Servizi sociali e Polizia Locale hanno effettuato negli ultimi tre mesi 12 interventi nei tunnel della stazione e la presenza di senza dimora è sensibilmente diminuita col tempo. Dalle circa 150 persone presenti in occasione degli ultimi interventi è stata riscontrata la presenza di una quindicina di persone.
Senzatetto morto a Milano, Mascaretti (FdI): "Politiche per il welfare inadatte"
“A Milano ci sono tante strutture per accogliere i senzatetto, ma alla fine qualcosa non funziona: il clochard trovato senza vita nel sottopasso Mortirolo, vicino alla Stazione Centrale è umanamente una disgrazia, ma è anche la tragica icona di politiche per il welfare di vecchia concezione e ormai inadatte a rispondere alle nuove esigenze sociali di Milano. Lancio nuovamente la mia proposta: progettiamo una città che tenga conto anche dei più fragili, facciamo in modo che non ci siano ghetti nella Milano che stiamo costruendo". Lo dichiara il consigliere e vicepresidente del Comunale Andrea Mascaretti, di Fratelli d'Italia. "Da troppo tempo nei tunnel della Stazione Centrale come nei porticati del centro, a pochi passi da Palazzo Marino dove a sede l’Amministrazione cittadina, dormono centinaia di disperati in una sorta di bolgia infernale tra l’indifferenza dei cittadini e l’incapacità del Comune di Milano di proporre nuove e valide soluzioni. - spiega Mascaretti - Eppure l’Amministrazione sta valutando progetti enormi che cambieranno il volto della città, ma solo per i ricchi. Da Scalo Romana al nuovo Stadio, nessuno pensa a progetti per l’integrazione sociale di chi dorme per strada. Così, come un cattivo domestico nasconde la polvere sotto il tappeto, un’Amministrazione disattenta, nasconde le povertà nelle periferie. Lancio nuovamente la mia proposta: progettiamo una città che tenga conto anche dei più fragili, facciamo in modo che non ci siano ghetti nella Milano che stiamo costruendo”.