Politica

Carburanti, "Gasolio a 3 euro al litro? Effetti devastanti per molte attività"

Di Alberto Maggi

Carburanti, parla Sergio Lo Monte, Segretario Nazionale di Confartigianato Trasporti: "UNATRAS non ha deciso alcun blocco del servizio"

"Il governo deve rispondere a questa vera emergenza con altrettante misure emergenziali e con correttivi contro il  caro gasolio in deroga a qualsiasi limite imposto dall'Unione europea"


"Facciamo una premessa importante. UNATRAS, l'unione delle associazioni nazionali dell'autotrasporto, di cui Confartigianato detiene  la presidenza, non ha deciso alcun blocco del servizio". Lo spiega ad Affaritaliani.it Sergio Lo Monte, Segretario Nazionale di Confartigianato Trasporti. "Una sigla ha fatto una fuga in avanti annunciando lo stop al servizio da lunedì 14 marzo, ma l'UNATRAS non ha deciso alcun fermo. Anche perché è in atto un'interlocuzione con il governo, il 15 marzo abbiamo un incontro con la viceministra Bellanova e quindi decidere prima un fermo delle attività sarebbe irresponsabile. Non solo, essendoci ancora lo stato di emergenza per la pandemia Covid siamo inibiti come categoria da proclamare azioni di fermo. Il blocco nazionale del trasporto in Italia è quindi una fake news".

Lo Monte non nega però che la situazione estremamente critica e ci sia molta tensoni tra gli operatori sui territori, "le imprese potrebbero decidere autonomamente di fermarsi perché col costo del gasolio oltre i 2 euro/litro non si può andare avanti e diventa più conveniente spegnere i motori piuttosto che continuare a viaggiare in perdita, ma non è stato proclamato nulla ufficialmente".

Nel medio-lungo periodo, però, laddove la guerra in Ucraina non si fermasse potrebbero esserci problemi per i rifornimenti di carburante e scaffali vuoti o semivuoti nei supermercati. "Non vogliamo certo spargere terrore nella popolazione, ci mancherebbe, ma se il gasolio arrivasse fino a 3 euro al litro gli effetti sarebbero devastanti per tantissime attività. Molte imprese del settore manifatturiero hanno già sospeso la produzione per mancanza di materie prime, se ci fosse anche il problema del reperimento del gasolio sarebbe devastante. In Italia oltre l'80% della merce si muove su gomma, parliamo di generi alimentari, beni di prima necessità, rifornimenti per ospedali e farmacie. Il governo deve rispondere a questa vera emergenza con altrettante misure emergenziali e con correttivi contro il  caro gasolio in deroga a qualsiasi limite imposto dall'Unione europea".

"Ci vuole una misura compensativa straordinaria per abbattere i maggiori costi quale ad esempio un credito d'imposta sul prezzo industriale della materia prima. Il caro-gasolio, infatti, non colpisce soltanto il trasporto su gomma, ma riguarda anche altre categorie importanti: il trasporto persone, il trasporto marittimo, le marinerie, i pescatori, l'agricoltura. Ha effetti su tantissime attività che interessano la vita quotidiana delle persone. Basti pensare alle aziende agricole e dell'ortofrutta che sono bloccate e non riescono a mettere in moto i loro trattori e macchine agricole", conclude Lo Monte.

 

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