Milano

Milano, Uguccioni (Pd): "Confronto sui temi, non c'è tempo per le polemiche"

di Nicolò Rubeis

Il neocapogruppo dem nel Comune di Milano Beatrice Uguccioni: "Confronto serrato, mancano pochi anni. Il Pd recuperi centralità. Sala? Rapporto ottimo"

Milano, Uguccioni (Pd): "Confronto sui temi, non c'è tempo per le polemiche"

"Mancano pochi anni alla conclusione del mandato del sindaco Sala. Come Pd dobbiamo stringere su alcuni temi come la casa. E cambiare il paradigma su come ci si relaziona con la giunta". Beatrice Uguccioni è la nuova capogruppo del Pd a Palazzo Marino. In un'intervista ad Affaritaliani.it Milano traccia il percorso dei dem in Aula da qui alle prossime comunali. "Serve un confronto serrato" spiega Uguccioni che allontana le critiche sulla nomina di Guido Bardelli come nuovo assessore alla Casa al posto dell'esponente Pd Pierfrancesco Maran: "Adesso non è più il tempo delle polemiche, ma del lavoro concreto". Sul mini-rimpasto, invece, assicura che "il Pd non ha bisogno di riconoscimenti particolari perché si distingue sul campo. Non ci spetta niente né dobbiamo dare niente. Ma col sindaco non c’è nessuna gara". L'intervista

Uguccioni, quale sarà il suo approccio a questo nuovo ruolo?

Si tratta di un ruolo importante che va gestito con cura e grande attenzione. Anche perché siamo in una fase particolare per il Comune di Milano, visto che mancano pochi anni alla conclusione del secondo mandato di Sala. Occorre stringere su alcuni temi come la casa. Penso che sia necessario sempre di più lavorare in sinergia con tutti i gruppi di maggioranza, aumentando le collaborazioni. E credo anche che sia importante il rapporto con le opposizioni. Mi piacerebbe molto creare all'interno dell'Aula un clima un po' più civile.

Anche i Giovani Democratici avevano proposto un proprio nome come capogruppo. 

Sul mio nome c'è stata compattezza. E la mia nomina è sicuramente un messaggio importante rispetto all'empowerment femminile. Io stessa, poi, ho voluto dare un segnale di un'unità facendomi affiancare da due vice-capigruppo, Federico Bottelli e Simonetta D'Amico, perché credo che le responsabilità debbano essere condivise.

Il Pd ha bisogno di ritrovare centralità nel dibattito?

Il sindaco di una grande città ha una sua visibilità e un suo standing, ed è giusto che sia così. D'altro canto, però, noi siamo il partito più grande della maggioranza ed è giusto e legittimo avere un'impostazione nostra rispetto ad alcuni temi importanti per la città. Questo non vuol dire fare a gara a chi fa più dichiarazioni per finire sui giornali, ma contribuire all'avvio di un confronto che porterà a progettualità e idee nuove. Non c'è nessuna gara con il sindaco. Vogliamo solo recuperare centralità anche nel dibattito.

Il segretario metropolitano Alessandro Capelli dice che il Pd sarà sempre più un partito femminista, specie qui a Milano. Inevitabile pensare già a una candidata sindaca...

La direzione è quella giusta, anche se sarò contenta quando il fatto che ci sia una donna a ricoprire certi ruoli non sembrerà più un gesto rivoluzionario. Sicuramente quando ci sarà da scegliere il candidato avremo anche delle donne in lizza.

Come Pd non avete apprezzato fino in fondo la nomina di Bardelli.

Non sono a conoscenza di come sia nata queta candidatura. Ma a cose fatte, non mi sembra utile ritornare su questa discussione. Mi sembra, invece, molto più concreto iniziare un'interlocuzione seria con l'assessore per trovare soluzioni per quanto riguarda le sue deleghe. Io sono una persona positiva e cerco di trarre il meglio dalle situazioni. Quindi credo che non sia più il tempo delle polemiche.

La sua nomina è anche un segnale dopo le indagini della Procura sull'urbanistica?

C'è stata un'interpretazione differente della norma. Io, intanto, resto in attesa di capire come si concluderanno le indagini e che tipo di conseguenze ci saranno.

In passato è stata vicina anche ad entrare in giunta. Come è il suo rapporto con Sala?

Tempo fa, effettivamente, era circolato anche il mio nome. Ma non ho mai valutato la questione. E posso assicurare che il mio rapporto col sindaco è ottimo. Ora ci sentiamo di più, anche se lo facevamo anche prima. Il dialogo cordiale e la collaborazione non sono mai mancati.







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